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l'inchiesta

A Itri l’addio al piccolo Luigi morto in piscina. Chiuso l’impianto di Fondi dove è avvenuta la tragedia

L'ordinanza del Comune dopo l'ispezione del Nas

FONDI – E’ stato il giorno dell’addio ieri a Itri dopo la tragedia in piscina.  Una carrozza trainata da sei cavalli neri ha trasportato ieri pomeriggio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore la bara bianca con il corpo del piccolo Luigi Maggiacomo, il bambino morto mercoledì pomeriggio in una piscina dello Sport Village di Fondi dove i genitori lo avevano portato perché prendesse subito confidenza con l’acqua. La chiesa di piazza dell’Annunziata non ha potuto contenere la folla presente, praticamente un intero paese.  Bandiere a mezz’asta e scuole chiuse alle 15 per consentire a tutti di intervenire alla cerimonia nel giorno del lutto cittadino proclamato dalla commissaria prefettizia Antonietta Lonigro che era presenta alla cerimonia. Il parroco don Guerino Piccione citando il  Vangelo ha parlato di un legame spezzato solo temporaneamente che resterà vico per l’eternità. In chiusura della funzione, il lancio di palloncini celesti e un lungo applauso hanno dato l’ ultimo saluto al  bambino biondo che avrebbe compiuto tre anni il 24 febbraio.

Intanto ieri, dopo i controlli eseguiti dai carabinieri  del Nas su mandato della Procura della Repubblica che coordina l’inchiesta sulla morte di Luigi, il Comune di Fondi ha emesso un’ordinanza di chiusura dell’impianto Sport Village dove la tragedia è avvenuta. Nell’atto si legge che dall’ispezione del N.A.S. di Latina è emerso che: “Le acque utilizzate nell’impianto di piscina erano approvvigionate da un pozzo artesiano le cui analisi di potabilità non venivano effettuate dall’anno 2020;  Non era garantita la presenza di personale con qualifica di assistente bagnante in corso di validità per l’intero orario di apertura della struttura;  Non era garantita la presenza di personale con attestato Blsd (per la defibrillazione in caso di arresto cardiaco) in corso di validità”.

Per questa ragione il Comune ha ordinato “la chiusura immediata dell’impianto con conseguente sospensione di ogni attività esercitata all’interno del suddetto impianto, fino all’eliminazione delle violazioni igienico-sanitarie ed amministrative sopra riscontrate”.

Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Terracina proseguono.

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