LATINA – Nell’aula consiliare del comune di Latina arriva oggi, all’attenzione del Consiglio, un argomento che ha fatto molto discutere nell’ultimo mese: l’aumento di capitale sociale richiesto dal CDA di Acqualatina ai Comuni dell’Ato 4 che dovrebbero dividersi una ricapitalizzazione da 30 milioni di euro.
La seduta era stata chiesta dai consiglieri di opposizione a metà settembre. Nel frattempo sono stati molti i consigli comunali dei Comuni serviti dallo stesso gestore idrico che si sono già espressi, spesso all’unanimità, per il “no” alla richiesta. Oggi tocca a Latina dire la sua.
Il capoluogo però non è un Comune come gli altri, e visto il sistema di voto ponderato la sua decisione è destinata a pesare molto di più, così come molto superiore sarebbe il contributo dovuto dal capoluogo (e quindi dai cittadini) in caso di approvazione della richiesta.
In una nota arrivata alla vigilia dell’appuntamento di questa mattina, Nazareno Ranaldi consigliere e capogruppo di Per Latina 2032 definisce “paradossale che una società che dichiara utili milionari e ha riserve non distribuite chieda ora ai Comuni di mettere mano al portafogli. Mentre le famiglie continuano a pagare bollette salate, con un servizio spesso inadeguato”. La posizione dell’opposizione è chiara, ma anche all’interno della maggioranza sono stati espressi dubbi che potrebbero essere confermati con il voto di oggi.
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