Una lettera sul peso delle parole che feriscono, sul dolore che si può nascondere dietro un sorriso: l’ha letta Damiano David l’ex frontman dei Maneskin durante il concerto a Roma, tappa del suo primo tour mondiale da solista. Era dedicata a Paolo Mendico, il 14enne di Santi Cosma e Damiano che si è ucciso a settembre il giorno in cui sarebbe dovuto tornare a scuola.
“Il male fatto dalle parole lascia cicatrici invisibili e lente a guarire, molto più lente di quanto si creda – ha detto l’artista che ha poi dedicato al ragazzo la sua versione de “Le tasche piene di sassi” di Jovanotti e una poesia.
Sul suicidio di Paolo la Procura della Repubblica di Cassino ha aperto un’inchiesta coinvolgendo per competenza anche la Procura per i Minorenni di Roma.
ASCOLTA RADIO LUNA 







