TERRACINA – Domenica 1 settembre è cominciato il campionato di serie D con i tigrotti in campo. Dopo la promozione e i festeggiamenti, però, la società lamenta lo scarso attaccamento alla maglia da parte degli imprenditori che dovrebbero sostenerla e della città in genere che vorrebbero più presente. La polemica è dura ed è in una lettera che la società ha inviato ai media e che qui pubblichiamo integralmente.
IL TESTO INTEGRALE – “Un’attesa durata nove anni, una vittoria che mancava a Terracina da ben 17 (alla faccia della scaramanzia). Ma “il successo ha un gusto amaro” recitava una pubblicità del passato. Non tutti evidentemente in città hanno gradito.
Dietro ai sorrisi e alle strette di mano di facciata c’è chi forse si è sentito minacciato. “Che il mio prezioso orticello sia in pericolo?”, avrà pensato con la solita “infallibile” lungimiranza. Ma se a questo atteggiamento siamo purtroppo abituati, alcune cose facciamo un po’ fatica a comprenderle appieno.
Dove sono gli imprenditori di questa città? Come mai non rispondono (tranne alcuni, s’intende)? Solo tutta colpa della crisi? Dove sono le centinaia di persone (tranne alcune, s’intende) che ci hanno seguito nel corso della passata stagione e che erano a Piazza Mazzini a festeggiare la storica vittoria lo scorso giugno? Come mai non ci manifestano il loro entusiasmo abbonandosi quest’anno? Solo tutta colpa della crisi? Non vorremmo ricevere una quantità
spropositata di richieste di accredito per assistere alle partite o di tessere omaggio … tanto, siatene certi, non verranno accolte. L’attaccamento alla Prima Squadra della propria città si dimostra con i fatti, partecipando, e non con
parole adulanti. Problema Stadio a parte (problema che questa Società sta cercando di risolvere con ogni mezzo e a “carissimo prezzo” ), ci saremmo aspettati e ci aspettiamo una risposta diversa dalla nostra città, impegnata
sempre più a disfare che a fare o, forse sarebbe più giusto dire, a fare pur di fare (torto agli altri), spesso improvvisando. società che nascono come funghi per dividersi una torta sempre più piccola in una città che non ha un
potenziale illimitato; società che nascono oggi per morire dopodomani allo scopo di non si sa bene cosa. Così non va. Dall’alto dei nostri 88 anni di storia, permetteteci di dire una cosa: Terracina, abbiamo un problema.
P.S. Un Grazie speciale ai ragazzi della Curva Mare. Pronti a Crederci,
sempre”.
Terracina Calcio 1925