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“Saldo Tasi, ecco il conto per 134 mila”. Il calcolo della Uil comune per comune

A Sezze tassa pesante, ma sostegno ai deboli, segue Latina. No tax a Sperlonga

Francesca SalvatoreLATINA – Manca poco meno di una settimana al 16 Dicembre, scadenza per pagare il saldo della TASI, ed i 134 mila proprietari di casa dovranno passare alla cassa.
Mediamente, spiega Francesca Salvatore – Segretario Generale della UIL Pensionati di Latina, il costo della TASI è di 133 euro per contribuente, di cui 66,50 per il saldo, che si aggiungono ad altrettanti 66,50 euro pagati tra giugno e ottobre. Cifra che sale a 136 euro medi per una famiglia senza figli e a 130 euro per una famiglia con 1 figlio.
Il costo, elaborato dalla UIL Pensionati di Latina, si riferisce ad un’abitazione di 5 vani con rendita catastale di 412 euro, che è la media ponderata delle abitazioni in provincia di Latina accatastate in A/2 (abitazione civile), A/3 (abitazione economica), A/4 (abitazione popolare), A/5 (ultrapopolare), A/7 (villini).
L’aliquota media deliberata dai Comuni pontini si attesta al 2,14 per mille, più alta dell’aliquota media nazionale che è al 1,95 per mille.

TASI: I COSTI PER LA PRIMA CASA
A Sezze, per un’abitazione oggetto del campione, il costo medio della TASI è di 228 euro medi, anche se per alcune famiglie il costo medio potrebbe essere minore, in quanto tale importo non tiene conto del “fondo comunale di 125 mila euro per agevolazioni a nuclei familiari più deboli”; a Latina città il costo medio è di 177 euro medi (189 euro per una famiglia senza figli e 164 euro per una famiglia con 1 figlio); a Gaeta, Minturno, Prossedi, Roccagorga, Sabaudia, Santi Cosma e Damiano, il costo medio è di 173 euro.
Mentre, a Sperlonga per una prima casa la TASI non è dovuta; a Castelforte, San felice Circeo e Roccasecca, si pagheranno 69 euro medi; ad Aprilia 73 euro; a Bassiano 84 euro; a Sermoneta 97 euro.

TASI: LE ALIQUOTE E LE DETRAZIONI IN TUTTI I COMUNI
Sperlonga è l’unico Comune a “TASI ZERO” sulla prima casa, ma ha deliberato un’aliquota del 2 per mille sulle case locate di cui una quota del 30% a carico degli inquilini.
Latina, Monte San Biagio e Sezze applicano sulla prima casa l’aliquota del 3,3 per mille; 14 Comuni (Aprilia, Cori, Formia, Gaeta, Minturno, Norma, Ponza, Prossedi, Roccamassima, Roccagorga, Sabaudia, Santi Cosma e Damiano, Sonnino e Terracina), applicano l’aliquota del 2,5 per mille; Itri il 2,4 per mille; Priverno il 2,3 per mille; 4 Comuni (Lenola, Maenza, Spigno Saturnia e Ventotene) il 2 per mille; Cisterna l’1,8 per mille; Sermoneta l’1,58 per mille; Bassiano l’1,2 per mille; Campodimele, Castelforte e San Felice Circeo l’1 per mille.
Soltanto 9 Comuni hanno in qualche modo temperato l’impatto della TASI, commenta Francesca Salvatore, introducendo delle detrazioni.
TASI: LA QUOTA A CARICO DEGLI INQUILINI
Sono in totale 18 i Comuni, che applicano la TASI anche sugli altri immobili, ed in particolare sugli immobili locati.
Pertanto in questi Comuni, spiega Francesca Salvatore, gli inquilini dovranno pagare parte della TASI.
In particolare a Bassiano, Cisterna, Fondi, Gaeta, Maenza, Monte San Biagio, Roccagorga e Terracina, la quota per gli inquilini e del 10%; a San Felice Circeo, Sezze e Ventotene il 20%; a Campodimele, Itri, Lenola, Norma, Pontinia, Roccamassima, e Sperlonga il 30%.

Purtroppo, conclude Francesca Salvatore, per chi vive con un reddito da pensione, quest’anno la pressione fiscale aumenta e non diminuisce, non avendo potuto beneficiare, e non lo potranno anche per il prossimo anno, del bonus degli 80 euro.
I Comuni, a corto di risorse e nell’incertezza più totale, scelgono la via più facile: rivedere al rialzo le aliquote delle imposte locali, anziché concentrarsi sui tagli alla spesa improduttiva ad iniziare da quella per i costi della politica.
E come se non bastasse il Governo ha intenzione per la terza volta in tre anni di cambiare le imposte sulla casa con l’introduzione della Local Tax. La nostra impressione è che si cambiano nomi, ma non cambia la sostanza.

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