LATINA – Inizieranno oggi gli interrogatori dell’inchiesta sullo scandalo scoppiato in Tribunale che ha portato a nove arresti, tra cui il giudice Antonio Lollo, magistrato della sezione fallimentare, della moglie e della suocera, Angela Sciarretta Lusena arrestata per la detenzione illegale di una pistola (in passato era stato Capo di Gabinetto della Questura di Latina) e che sarà interrogata dal gip per la convalida. Tra i primi ad essere ascoltati ci sarà proprio il magistrato detenuto a Rebibbia e a seguire sono previste altre audizioni per alcuni degli indagati che a vario titolo devono rispondere dell’accusa di concussione, corruzione e poi falso in atti giudiziari e turbativa d’asta. Le indagini della Squadra Mobile proseguono e sono concentrate adesso sui fallimenti dichiarati negli ultimi cinque anni dal giudice delegato Antonio Lollo ed è su alcuni fascicoli in particolare che si sta concentrando l’attenzione degli investigatori.
LE INTERCETTAZIONI – C’è una conversazione che è finita nell’ordinanza di custodia cautelare tra il magistrato e la moglie Antonia Lusena che per gli investigatori è emblematica. La conversazione è catturata a bordo dell’auto del magistrato che si riferisce al commercialista Marco Viola, anche lui finito nell’inchiesta e in carcere. Lollo: «Poi se lo arrestano mi preoccupo della reazione della moglie, questo mi preoccupa veramente. Poi il resto secondo me si risolve tutto. Magari in Cassazione…. Ecco perché a me mi rode il culo che questo idiota abbia fatto sto casino… ti rendi conto i soldi che ballano e possono scappare se spostano me e mettono un altro? Chi glieli liquida i soldi a questi, loro non li prendono e non li danno a me! A parte quelli già liquidati e che sono in corso di pagamento, quelli che bisogna ancora liquidare e quindi pagare… chi glieli liquida sti soldi a loro? Mi sto rendendo conto che più che i compensi ai commissari, che devo sudare ogni volta in camera di consiglio, contano più le stime che faccio fa». La moglie: «E certo! Quelli dipendono da te». Lollo: «Con una coadiuzione di Genco che vale centomila euro porti a casa venticinque/trentamila euro, vale molto più del commissario che deve andare in camera di consiglio. Non so se mi spiego». Ma ci sono anche altre intercettazioni telefoniche tra il giudice e il commercialista Marco Viola che riguardano invece le vacanze. Il giudice ha già programmato tutto con largo anticipo tra cui la vacanza da trascorrere in una villa a Sabaudia, vicino a Saporetti, per un mese.