LATINA – Firmato oggi dal presidente della Regione Lazio Zingaretti il decreto per lo sblocco del turn over che consentirà di immettere nell’organico, nei prossimi tre anni, 1200 tra infermieri, medici e tecnici con contratti a tempo indeterminato e tamponare le gravi carenze delle strutture sanitarie della nostra provincia.
«Abbiamo programmato con 21 sigle sindacali l’avvio delle assunzioni» conseguenza «di due svolte». Che sono da una parte il blocco del turn over che per anni è stato al 10% (cioè, solo dieci sostituti ogni cento operatori usciti dal sistema) salito al 30% e che passerà al 40% nel 2017 e poi al 50% nel 2018. La «seconda svolta è l’inizio della stabilizzazione del personale precario – ha detto ancora il governatore – finalmente dopo dieci anni» ha sottolineato Zingaretti.
A dicembre le Asl dovranno consegnare le previsioni delle piante organiche «che ci permetteranno – ha aggiunto il Governatore – di assumere chi serve». Le tappe saranno queste: ai primi del 2016 saranno stabilizzati 425 precari ‘storicì, che lavorano da oltre tre anni. Grazie alle deroghe crescenti al blocco del turn over, poi, si potranno assumere altre 425 persone a tempo indeterminato tramite concorso pubblico. Altre 300, infine, saranno assunte stabilmente grazie ai risparmi sulle consulenze (che oggi pesano per 41 milioni), e di queste la metà saranno tra i precari.
“La politica di risanamento della Regione Lazio nel campo della sanità – dichiara il consigliere regionale Enrico Forte a margine del decreto siglato questa mattina che consente di ricominciare ad assumere – dando risultati veri: Un beneficio innegabile per la sanità e per i servizi erogati ai cittadini. Si tratta di un momento davvero epocale – spiega – perché erano dieci anni che nel Lazio non era possibile assumere con contratti a tempo indeterminato con tutte le difficoltà che ciò ha comportato nel sistema dell’assistenza e delle prestazioni sanitarie”.
“Finalmente – continua Forte – si mette parola fine al capitolo delle costose consulenze e si gettano le basi per il rafforzamento della sanità territoriale attraverso la valorizzazione delle professionalità e senza il pericolo di dover chiudere strutture ospedaliere: per la provincia di Latina questo significa poter realizzare il Dea di II livello al Goretti, il Dea di I livello a Formia e di rafforzare il polo che comprende gli ospedali di Fondi e Terracina”.
