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Il Premio Formica D'Oro

Diaphorà, quando la diversità è un valore da condividere. Breve storia di una Onlus differentemente abile

"Prepariamo i ragazzi disabili mentali al dopo di noi. Obiettivo: una casa famiglia che sia gestita da loro"

Fancesco e Ilaria vogliono sposarsi e vivere insieme

Fancesco e Ilaria vogliono sposarsi e vivere insieme

LATINA –  Rendere i ragazzi autonomi e pronti ad affrontare il “dopo di noi”. E’ quello che cercano di fare con risultati non sempre uguali un po’ tutti i genitori, ma in qualche caso è più difficile. Come per la grande famiglia di Diaphorà, una onlus nata dall’iniziativa di un gruppo di mamme e papà che condividono la forte preoccupazione e allo stesso tempo la profonda (e spesso sconosciuta) ricchezza di avere un ragazzo disabile.

Di strada ne è stata fatta in 10 anni, da quando, di fronte allo scarso sostegno pubblico, Carla, Bruno, Daniela, Angelica e tanti altri hanno raccolto le forze e le hanno messe insieme, dentro una villetta vicina al parco di Fogliano, per garantire un futuro possibile ai loro figli che hanno deficit cognitivi e disabilità più o meno gravi. Alcuni, oggi, sono campioni di Special Olimpycs e sognano di vivere con le fidanzate. Altri hanno vinto battaglie che sembravano impossibili. Tutti, grandi e piccoli, genitori e figli, sono semplicemente un esempio positivo e per questa ragione hanno meritato il premio “Formica D’Oro 2016 Per dare valore agli esempi positivi”. Il riconoscimento, ideato dal Forum Terzo Settore Lazio e giunto alla IX edizione, premia “il lavoro svolto da chi si impegna ogni giorno per fare del disagio una risorsa. Come le formiche operose”, spiega Gianni Palumbo, portavoce del Forum TS Lazio.

“Lavoriamo con circa trenta ragazzi di varie e età per sviluppare al massimo le loro abilità psicofisiche, stimolandoli a fare attività sportive, gare, allenamenti, rendendoli autonomi nell’uso del denaro. Abbiamo laboratori di ceramica, di cucina, un laboratorio teatrale, uno di informatica, un laboratorio di parrucchiere e acconciature e facciamo tangoterapia anche per ragazzi in carrozzina –   spiega il Presidente di Diaphorà Onlus Pietro Marasco – Così li prepariamo ad essere autonomi, cerchiamo di assicurare loro una vita dignitosa, inserita nelle attività lavorative e sociali”. E ora, Diaphorà è pronta ad affrontare un altro traguardo: una casa famiglia dove i ragazzi possano vivere autonomamente. “Abbiamo fatto alcune esperienze in bed & breakfast e condividiamo questo progetto che è la naturale prosecuzione del lavoro che svolgiamo tutti i giorni”. L’opera di Diaphorà non gode di contributi pubblici. Tutto è fatto con donazioni e con il 5xmille dell’Irpef.

Ne abbiamo parlato su Radio Luna in Qui Latina.

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