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tavolo tecnico il 22 settembre

Villa Fogliano e la ricetta del “salami approach”

Enti e istituzioni partner nella riqualificazione del borgo. Il viceministro alla Cultura Borletti-Buitoni: "Il Mibac si impegnerà, perché questo luogo è uno dei più belli d'Italia"

LATINA – “Fogliano è un luogo unico nel centro Italia e uno dei più belli del nostro Paese, per questo occorre fare un passo in più e lavorare per la sua riqualificazione e valorizzazione”. Il viceministro alla Cultura, Ilaria Borletti Buitoni rimasta letteralmente folgorata dalla visita effettuata alcuni mesi fa nel borgo antico alle porte di Latina (il lembo più a nord del Parco Nazionale del Circeo) ha assunto  l’impegno a promuovere e seguire il percorso che dovrà portare tutti gli enti coinvolti  “ad essere partner di un progetto comune”.  L’obiettivo è recuperare, prima che sia troppo tardi, la villa di Fogliano che è ormai un rudere, e il suo giardino, oltre ad affidare la gestione del Casino Inglese ripensando Fogliano nel suo complesso non solo per il suo fortissimo valore ambientale, e mettendo insieme sotto lo sguardo e la direzione del Mibac, il Parco, la Forestale, il Demanio, il Comune di Latina, la Regione Lazio ma anche la Fondazione Caetani, l’associazione Villa Fogliano e le associazioni ambientaliste in rappresentanza dei cittadini. In Italia questa sintesi è un’impresa titanica, ma stavolta si “rischia” di farcela. 

Dietro l’immagine austera, infatti, la Borletti fa trasparire una personale passione e da parte del Governo una reale considerazione (mai successo prima) per questo luogo pontino praticamente sconosciuto oltre i confini del capoluogo. E non è poco. Con il video-messaggio inviato agli organizzatori del convegno sul tema “La riqualificazione del Borgo di Fogliano per un nuovo sviluppo del territorio” (tenutosi sabato nell’ambito del XXI Festival delle Arti di Villa Fogliano), l’esponente di Governo fotografa perfettamente la situazione e gli obiettivi da raggiungere,  offrendo finalmente una via d’uscita dall’impasse che le sovrapposizioni di competenze hanno generato fino ad oggi.  Parole che suonano come musica per tutti gli amanti di Fogliano,  candidato ora anche a diventare “Luogo del cuore” nel concorso del FAI, il Fondo per l’ambiente italiano (bisogna però raccogliere ancora moltissime firme  e vi invitiamo a farlo contattando Anima Latina o votando sul sito del Fai ).

IL 22 LA PRIMA RIUNIONE DEL TAVOLO TECNICO –  La prima riunione del tavolo tecnico che si è costituito con l’obiettivo di avviare il percorso che porterà alla riqualificazione dell’edificio storico fatto costruire alla fine del 1800 da Onorato Caetani e dell’orto botanico voluto da sua moglie Ada Wilbrham, e più in genere al rilancio del borgo affacciato sull’omonimo lago costiero, è in programma per il 22 settembre.

LA POSIZIONE DEL PARCO  – “Bisogna muoversi secondo quello che gli anglosassoni chiamano salami approach –  dice  con un’immagine efficace Gaetano Benedetto, presidente dell’Ente Parco nazionale del Circeo – da un lato una visione d’insieme e da un altro un approccio realistico e progressivo”. Procedere “a fette”.  Nel discorso della valorizzazione rientra di diritto il Casino Inglese  (prima che vadano in fumo i 600mila euro spesi per il restauro) che deve – secondo benedetto – essere affidato “previa gara pubblica, a una gestione privata; sopra una foresteria, sotto un expo dei prodotti tipici del territorio”.  Per  Villa Caetani gli enti competenti devono affidare  uno studio di pre-fattibilità che stabilisca il valore degli interventi e i tempi di realizzazione degli stessi. Benedetto ha anche auspicato un coinvolgimento della Fondazione Caetani (che oggi non è più proprietaria del borgo)  “poiché la lettura storica di una parte importante della provincia di Latina va fatta propria sulla base dei possedimenti Caetani e sulla storia di questa famiglia”. E il giardino di Fogliano va proprio abbinandolo a quello di Ninfa.

AMPLIARE IL PARCO OLTRE FOGLIANO – Rivolto al Sindaco Coletta il Presidente del Parco ha espresso vivo apprezzamento all’ipotesi di estensione dell’area protetta ipotizzato dal Comune di Latina, passaggio importante per la sua tutela visto che “non fa stare tranquilli la previsione urbanistica per l’area di Latina che si trova alle porte del Parco del Circeo”. Esplicito il riferimento ai terreni delle mai decollate Terme di Latina, immediatamente a ridosso di Fogliano.

CI SONO VOLUTI VENT’ANNI DI IMPEGNO  – Un dialogo quello ormai decollato, che non sarebbe stato nemmeno immaginabile senza  l’impegno ventennale dell’Associazione Villaggio Fogliano che ha acceso i riflettori su questo luogo con il Festival delle Arti varando oggi l’edizione numero 21.  “Il convegno – ha commentato il presidente dell’associazione e organizzatore del convegno, Nazzareno Ranaldi – è il risultato di uno sforzo collettivo e partecipativo che riguarda tante persone che hanno preso a cuore questo luogo.  Per la prima volta oggi si è costituito un tavolo tra tutti i soggetti che possono prendere le decisioni per riqualificare questo luogo. Il governo ai massimi livelli ha dimostrato il suo interesse a occuparsi di Fogliano. La nuova amministrazione di Latina tra i suoi programmi ha messo al centro Fogliano. Una forte volontà dell’Ente Parco di far approvare il piano per avere uno strumento che permetta la gestione delle aree che fanno parte della sua giurisdizione. Il Corpo Forestale dello Stato che confluirà nei Carabinieri”.

GOVERNO IN CAMPO  – “Purtroppo la caratteristica di questa provincia è di non riuscire a pensarsi come tale ma come la somma di tanti comuni. Per mettere Fogliano al servizio di un’idea di sviluppo compatibile che sia non solo naturalistico e culturale è necessario che la discussione metta fine a una visione non sempre limpida dei soggetti coinvolti – ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici -Fogliano sta dentro un habitat straordinario del Parco Nazionale del Circeo, che a mio parere potrebbe essere, insieme al Comune di Latina, l’Ente giuridico che tenga le fila di questo discorso. Dobbiamo riuscire a realizzare un progetto che superi il recupero architettonico, che dia a Fogliano una chiara idea di sviluppo e che attinga a diverse forme di finanziamento, quelle ministeriali ovviamente, ma anche, attraverso la Regione Lazio, quelle europee e perché no, l’intervento dei privati”, ha detto Amici prendendo l’impegno “a seguire attentamente che questo tavolo non si disperda. Darò un occhio vigile al coordinamento. Ora dobbiamo mettere insieme le idee e misurarle”.

COLETTA: “LATINA CAPOFILA ” – Latina sarà capofila al tavolo. Lo ha detto il Sindaco Damiano Coletta confermando pieno sostegno al progetto: “Villa Fogliano deve essere un luogo simbolo del nostro cambiamento. Per noi Latina deve essere anche la Città del Parco. Ci incontreremo a breve in un tavolo di confronto che istituiremo anche a Latina”.

LA TESI DI LAUREA – Un’idea di rilancio è stata offerta dalla tesi di laurea “Borgo rurale di Fogliano: tra restauro, conservazione e comunicazione” di Flavio Cirinesi, con la quale l’autore ha tracciato un percorso di sviluppo possibile .

GLI INTERVENUTI  – Sono intervenuti al convegno per dare il proprio sostegno e la propria disponibilità anche: Luca Parducci del Demanio; Nazario Palmieri del Corpo Forestale dello Stato; Paolo Cassola direttore del Parco Nazionale del Circeo; Enrico Forte per la Regione Lazio; Claudio Damiano, sindaco di Sermoneta; Felice Costanti, Assessore alle Attività produttive e Turismo del Comune di Latina; Anna Valle per la Provincia di Latina; Pier Giacomo Sottoriva, Presidente della Fondazione Caetani; Nicola Giampietro della Camera di Commercio di Latina. Erano presenti inoltre i rappresentanti delle associazioni Legambiente, Italia Nostra, FAI, Latina in bicicletta, Lipu, Sempreverde, Cooperativa Il Sentiero e Anima Latina.

 

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