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l'inchiesta

Eurofighter precipitato, robot e telecamere della nave Anteo a Terracina per trovare la scatola nera

Si cerca di dare un'accelerazione alle ricerche dello strumento che ha registrato le fasi del volo fatale

Il Capitano Gabriele Orlandi nella foto ricordo dell’Aeronautica scattata sabato 23 settembre un giorno prima dell’incidente nel quale ha perso la vita

TERRACINA – Ogni foto scattata, ogni video girato negli ultimi momenti di vita del Capitano Gabriele Orlandi, ogni immagine che immortala l’Eurofighter nell’ultimo fatale looping sul mare di Terracina potrebbe raccontare qualcosa di importante e per questo risultare utile alle indagini. L’Aeronautica Militare lancia un appello agli spettatori che domenica seguivano l’Air Show a condividere il materiale in loro possesso. «Potranno farlo rivolgendosi direttamente all’autorità di Pubblica sicurezza e alle forze dell’ordine affinché ogni elemento utile alle indagini in corso sia disponibile all’Autorità Giudiziaria», si legge in una nota del Corpo che è in lutto per la scomparsa dell’ufficiale e deve chiarire che cosa sia accaduto domenica pomeriggio ad uno dei suoi più valenti piloti. Di Orlandi resta la foto scattata meno di 24 ore prima dell’incidente, calato nella sua tuta mimetica: “La passione ed il sorriso di Gabriele, in questa foto realizzata al termine del volo di sabato 23 settembre, rimarranno sempre impressi nei nostri cuori”, recita il post sulla pagina Fb ufficiale dell’Aeronautica Militare.

LE RICERCHE A MAREE’ arrivata a Terracina la nave Anteo della Marina Militare, l’unità dotata di robot subacquei per dare un’accelerazione alle ricerche della scatola nera. Ieri infatti al termine di una giornata di lavoro nello specchio d’acqua teatro dello schianto, nonostante le ottime condizioni meteomarine, non è stata ritrovata. L’area interdetta alla navigazione perché sequestrata dal pm Gregorio Capasso è a un miglio circa dalla costa e custodisce la verità su quanto accaduto. Oggi quindi sarà una nuova giornata di immersioni per i subacquei specializzati che si alterneranno nell’area in cui è precipitato il jet. Da questa mattina sta operando la task force composta da Vigili del Fuoco, Combusin della Marina Militare, della Aereonautica, e del Nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di Napoli.

Intanto i resti già recuperati dalle precedenti ricerche sono stati portati all’aeroporto  Comani di Latina per poter essere analizzati dai tecnici che gli inquirenti decideranno di nominare. Il sindaco di Terracina Nicola Procaccini ha anche invitato i cittadini a consegnare eventuali resti portati a riva dalla corrente.

LE INCHIESTE – Le due inchieste una della Procura di Latina con l’ipotesi di disastro aereo colposo, l’altra della Procura Militare proseguono anche attraverso l’acquisizione di documenti sul velivolo, del programma di volo, delle conversazioni avute dal pilota con la base. Oggi in Via Ezio sarà anche affidato l’incarico per l’esame necroscopico sui resti del pilota. L’aeronautica in una nota esprime «Un sentito ringraziamento a tutti quei cittadini che in queste ore si sono rivolti all’Arma Azzurra per offrire la propria collaborazione e la loro vicinanza».

COMMEMORAZIONE A TERRACINA– “Sono momenti difficili. Siamo tutti molto provati, io per primo. Eppure dovremo imparare a convivere con il ricordo di ciò che è accaduto – scrive in un post su Fb il sindaco di Terracina Nicola Procaccini  – Come prima cosa, abbiamo il dovere di commemorare il Capitano Orlandi. Lo faremo con una manifestazione di raccoglimento tra sabato e domenica. Appena stabilito giorno e ora, vi sarà comunicato prontamente. Inoltre proclamerò una giornata di lutto cittadino e sarà in concomitanza con le esequie funebri. Di nuovo, non posso dirvi quando verranno celebrate. Ma so che il gonfalone di Terracina sarà presente. Gabriele sarà uno di noi, per sempre”.

LA SCATOLA NERA CHE COS’E’ – La rivista Focus ha di recente dedicato un intero servizio alle scatole nere per spiegare che cosa sono e che cosa registrano. “Le moderne scatole nere sugli aerei sono composte da tre unità. La prima registra le conversazioni tra i piloti (il cabin voice recorder, CVR); la seconda acquisisce i dati tecnici (altitudine, velocità, temperature, turbolenze ecc.) e si chiama flight data recorder (FDR), mentre la terza è il dispositivo dove vengono immagazzinate le informazioni raccolte dalle prime due unità. In alcuni velivoli, la scatola nera è sdoppiata: c’è l’unità CVR, con il suo registratore, e l’unità FDR, con il suo rispettivo registratore”. Inoltre  “le scatole nere non sono affatto nere: di solito sono gialle o arancione e sono dotate di uno strumento che emette un segnale radio per facilitarne il ritrovamento”.

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