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intervista a Emilio Drudi

Gli ebrei perseguitati nella provincia del Duce

di e con Licia Pastore

LATINA – Licia Pastore ci ricorda la storia degli ebrei pontini che furono perseguitati “per non aver dato prova di serio ravvedimento”, e lo fa intervistando Emilio Drudi giornalista e studioso pontino che a questo argomento ha dedicato le sue ricerche e un libro edito da Giuntine.

“Tra il 1938 e i giorni della liberazione, alla fine di maggio del 1944, sono una quarantina gli ebrei schedati a Littoria e nella sua provincia in base alle leggi razziali. La loro storia non è mai stata raccontata. In realtà l’Agro Pontino si è rivelato un laboratorio per creare il “nuovo italiano fascista”, un “ordine” nel quale non c’era posto per gli ebrei”, dice Drudi che racconta “lo sconvolgimento a cui, a partire dal 1938, sono stati condannati questi 40 tra uomini, donne e ragazze nel loro vivere quotidiano e poi, dopo l’8 settembre 1943, quando è cominciata la caccia all’ebreo, i mesi passati alla macchia, ogni giorno con il terrore di essere scoperti, arrestati e deportati”.

I NOSTRI LIBRI 

CHI E’ L’AUTORE – Giornalista, già responsabile delle edizioni regionali e vice capo redattore della cronaca di Roma de Il Messaggero, è autore di studi e pubblicazioni di storia locale, soprattutto su Latina, l’Agro Pontino e le grandi bonifiche effettuate negli anni Trenta del ‘900. Ha approfondito i problemi dell’immigrazione, occupandosi in particolare della tragedia dei profughi provenienti dal Sud del mondo, con una serie di servizi giornalistici e collaborando con l’agenzia Habeshia. E’ tra i fondatori del Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos del Mediterraneo. Con la Giuntina di Firenze ha pubblicato due libri legati alla persecuzione antisemita e alla Shoah: nel 2012, Un Cammino lungo un anno, Gli ebrei salvati dal primo italiano Giusto tra le Nazioni; nel 2014, Non ha dato prova di serio ravvedimento. Gli ebrei perseguitati nella provincia del duce.

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