LATINA – Non c’è dubbio che vedere quartieri cittadini ridotti a discarica sia un’indecenza. Fanno bene i cittadini, e in questi giorni il Comitato di quartiere Nicolosi, a segnalare e a pretendere che si intervenga per rimuovere situazioni degradanti. Ma il problema sta all’origine e non può più essere liquidato con un moto di indignazione nei confronti dell’inefficiente gestore del servizio, come se quei rifiuti fossero fioriti dall’asfalto e non ce li avesse messi invece qualcuno che ha un nome e un cognome.
I punti-discarica a Latina sono tanti. Ne abbiamo fotografati decine. Nonostante la presenza di un’isola ecologica e di un servizio di ritiro a domicilio, quando si deve svuotare casa, non ci si pensa due volte e si scarica sul marciapiede, magari con la compiacenza del buio notturno. Qualcuno, come ci sembra sia stato fatto in questo caso, toglie i segni distintivi dal mobilio, per renderlo più anonimo. E chissene frega degli altri.
A Latina Scalo per esempio i residenti sono costretti a fare i conti con gli sversamenti quotidiani di chi, dai centri limitrofi, arriva la mattina e scarica di tutto per evitare lo scomodo della raccolta differenziata spinta, quel porta a porta ormai attivato in molti Comuni che costringe a tenere in casa il rifiuto anche per qualche giorno. E così usano Latina come secchio della spazzatura, mentre la percentuale di differenziata a casa loro, cresce. Ci spingiamo oltre: possibile che queste amministrazioni non si accorgano di utenti che magicamente non producono spazzatura, o ne producono decisamente meno nella misura stimata pro capite? E’ solo un esempio.
Eccone un altro. A Parco San Marco, ormai frequentatissimo, chi parcheggia per andare in ospedale, fa pulizie straordinarie dell’auto, lasciando fazzoletti, bottiglie, lattine, carte di panini e tutto quanto costa troppa fatica chiudere in un sacchetto e gettare nella spazzatura. Risultato? L’area è un porcile. Colpa del Comune? O della Abc? Mah.
Dopo la pulizia straordinaria fatta dagli operai dell’Azienda per i Beni Comuni, Davide Giorgi, presidente del Comitato di quartiere Nicolosi ringrazia chi si è attivato per la soluzione “del nostro problema” – la foto dice tutto del prima – e spera che “gli interventi siano più frequenti e calendarizzati”. Ma se invece ribaltiamo l’ottica? Se invece di sperare in interventi più frequenti, ci adoperassimo per la diminuzione dei comportamenti incivili? Eviteremmo di aggravare il bilancio dell’Azienda Abc con spese straordinarie che pagano anche i cittadini che conferiscono all’isola ecologica e risolveremmo il problema in via definitiva.
Perché se non impariamo a considerare uno scempio non tanto il fatto di trovare il rifiuto sul marciapiede, ma l’azione di chi ce lo abbandona, non cambierà mai nulla e anzi i comportamenti incivili si diffonderanno come un virus. Come sta accadendo a Latina.
Cominci il Comune con una massiccia campagna di informazione e di multe. E’ improcrastinabile.