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estate 2018

Un tesoro sui fondali del Circeo ma i predoni sono in agguato

L'appello del fotosub Umberto Natoli: "Consegnate i reperti per aiutare la conoscenza"

SANTA FELICE CIRCEO – C’è un tesoro adagiato sui fondali del Circeo: “E’ la prova che, a parte le mura ciclopiche sul Promontorio, qui c’erano grossi traffici e le navi arrivavano da molto lontano, partivano dall’attuale Libano e toccavano queste coste. Il racconto omerico comincia ad avere dei riscontri”. Umberto Natoli, giornalista, fotosub, esperto conoscitore dei mari pontini, oltre che appassionato scopritore di tesori, racconta la grande soddisfazione per i risultati delle nuove ricerche, per le recenti scoperte e per i recuperi archeologici realizzati a San Felice Circeo in team con la Soprintendenza Subacquea, l’ASSO, i carabinieri subacquei e con il  sommozzatore del porto, Massimo Martufi. Reperti risalenti alle prime civiltà, pezzi che raccontano storie passate.

“Ultimamente abbiamo recuperato un cumulo di rare ancore romane in ferro, poggiava su molti resti di anfore, vicino alla fiancata della nave, perfettamente conservata. Purtroppo, nonostante il nostro intervento immediato dopo varie segnalazioni, c’è chi in ventiquattr’ore 24 ore è riuscito ad arrivare sul sito e a rovinare un rarissimo ceppo che era ancora attaccato al legno originale, una cosa davvero rara, un danno incalcolabile”, aggiunge il giornalista.

I PREDONI – I predoni del mare restano una spina nel fianco di ogni appassionato di mare. I loro saccheggi per fare traffico di reperti, spesso su commissione, depreda la collettività di beni che dovrebbero poter essere visibili a tutti e impedisce che lo stesso studio della storia progredisca. Il mare attraverso questi reperti è infatti in grado di indicarci cose avvenute e di consegnare fatti nuovi alla conoscenza. “Non c’è villa, albergo o ristorante dove non ci siano reperti”, assicura Natoli.

IL PROGETTO E L’APPELLO  – Un peccato doppio, ora che il Comune di San Felice Circeo guidato dal sindaco Giuseppe Schiboni, sta lavorando con il delegato ai beni culturali, Angelo Guattari alla realizzazione di un museo archeologico – subacqueo. “Stiamo cercando di ricostruire la storia di San Felice Circeo dal mare, aiutateci a farlo. Avete qualcosa in casa? Regalatelo alla comunità – è l’appello che Natoli condivide con l’Amministrazione – E’ bello aiutare a diffondere e a sviluppare la cultura”.

(le foto di questo servizio sono di Umberto Natoli). Attiva la barra qui sotto per ascoltare l’intervista

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