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ai domiciliari

Anziani di Latina truffati da due donne che promettevano finte eredità e vincite: due arresti

Rosalba Falchi e Emma di Lorenzo sono accusate di dieci colpi

LATINA – Truffavano gli anziani, abbindolandoli con le parole giuste e la falsa promessa di essere destinatari di una importante somma di danaro, un’eredità inaspettata, una somma vinta. Per riscattarla, però, occorreva un anticipo. Una lauta somma per le pratiche necessarie, nulla in confronto alla cifra che presto sarebbe stata loro . E, purtroppo, in molti ci hanno creduto. Almeno dieci le truffe attribuite a due donne che, forse anche aiutate dal loro aspetto, hanno fatto piangere più di qualcuno. Sono Rosalba Falchi di 50 anni e Emma Di Lorenzo di 56 arrestate su ordini di carcerazione emessi dal Tribunale di Latina e da quello di Velletri.

E’ stata la terza sezione della Squadra Mobile di Latina a indagare in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Velletri a notificare l’ordinanza del giudice alle due donne entrambe residenti nel comune di Anzio, per colpi commessi a Latina e in alcuni comuni dei Castelli Romani.

Il modus operandi delle due truffatrici – spiegano dalla Questura –  consisteva nel raggirare le proprie vittime facendo credere loro che potevano essere destinatarie di una congrua somma di danaro (fino a 50 mila euro), a fronte dell’adempimento di alcune spese notarili per alcune migliaia di euro, che potevano essere pagate con denaro contante ma anche oggetti in oro e preziosi. Le vittime raggirate effettuavano il pagamento richiesto spesso consegnando tutto quello che avevano, scoprendo poi di essere state truffate”.

A casa delle due donne sono stati trovati dagli investigatori oggetti in oro nascosti nella biancheria e un telefono cellulare ancora imballato, e abiti identici a quelli indossati in alcune circostanze da una delle truffatrici. Indagato anche un albanese di 48 anni  sposato con la Falchi.  Sono in atto ulteriori indagini in merito all’individuazione di vittime del gruppo delinquenziale. Spesso, tra l’altro, gli anziani vittime di queste odiose truffe, cadono in depressione quando capiscono l’errore commesso, molto per vergogna non denunciano nemmeno.

L’APPELLO – Un appello viene lanciato dalla Questura alla cittadinanza: “Per  contrastare tale tipo di reato, segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine qualsiasi comportamento sospetto o inusuale, ricordando di adottare alcune semplici precauzioni, quali: non far entrare in casa sconosciuti, non cedere alla prospettazione di facili guadagni; non consegnare denaro o preziosi nelle mani di persone sconosciute, in quanto pagamenti genuini ed atti legali, non prevedono tale modalità di corresponsione.Tenersi aggiornati mediante la consultazione della stampa o dei media sulle modalità di attuazione di questo tipo di reati, al fine di riconoscere qualsiasi tentativo di truffa”.

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