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Ristorazione

Di Cocco festeggia i 50 anni di attività e pensa Made in Italo

"Tempi difficili, combatto il sushi con la cucina italiana più autentica"

LATINA – Era il 1968 quando, dopo qualche anno di prove, Italo Di Cocco ha aperto Italo il Velletrano, oggi Made in Italo al Lido di Latina. Una sfida allora, come oggi. Il ristorante, a parte doverosi ritocchi al locale e al menù, è sempre in pista, saldamente nelle mani della famiglia, grazie anche al contributo del figlio Gianluca che ieri ha voluto festeggiare la ricorrenza.

Così scopriamo che Italo Di Cocco (ora anche titolare con la moglie di Villa Patrizia a Borgo Bainsizza) guarda avanti, e si è gettato a capofitto in un nuovo impegno, quello alla guida della Fipe e si prepara a combattere il sushi con armi leali: quelle della cucina italiana. “In tempi in cui ognuno si avventura ad aprire locali, ristoranti o pub – spiega Di Cocco  – io punto sull’esperienza  sulle nostre specialità. Voglio riportare al centro della ristorazione la vera cucina italiana, quella dei bucatini all’amatriciana e della trippa”.  Una sorta di franchising Made in Italo. cominciando da Latina e Frosinone per poi crescere e allargarsi.

Un cruccio è poi quello di garantire  la sicurezza agli operatori del settore, “vittime”, a volte,  dei loro stessi clienti: “Soprattutto nei bar ormai fa paura anche chiedere ad un avventore di tenere un comportamento corretto per la reazione che potrebbe avere. Come si fa ad allontanare i disturbatori senza rischiare una ritorsione? “La mia idea  – spiega in sostanza Di Cocco  – è che sia la Fipe a raccogliere le segnalazioni e a girarle alle forze dell’ordine. Allontanando anche il rischio che un locale sia chiuso dal Questore non per colpa del titolare, ma della clientela”.

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