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tavolo permanente

Gestione dei rifiuti, prove generali di concordia tra i comuni pontini. Ma bisogna indicare i siti di stoccaggio

Medici: "Recuperare il tempo perso, possiamo diventare virtuosi. Serve un consorzio"

LATINA – Prove di concordia tra i sindaci della provincia di Latina sulla delicata e sempre complicata gestione dei rifiuti che procede tra crisi,  emergenze e il peso di decisioni che non risolvono problemi interni, ma al più quelli dei gestori e di Roma. Per evitare pressioni e intromissioni e per garantire qualità e sostenibilità c’è un’unica strada: trovare un accordo per chiudere il ciclo dei rifiuti in ambito provinciale. E’ quanto hanno detto i rappresentanti dei Comuni seduti ieri al tavolo permanente che tornerà a riunirsi quattro volte al mese, ogni giovedì alle 15, per dare concretezza alle dichiarazioni di intenti.

“Il primo passo è trovare i comuni disposti ad accogliere sul proprio territorio siti di stoccaggio della frazione secca residua e gli impianti per il compost – spiega il presidente della Provincia Carlo Medici – Per favore però non si parli di discariche che oggi sono vietate dalla legge. Dobbiamo dimenticare il  passato che ha offeso il territorio, oggi abbiamo norme e tecnologia e l’apertura del tavolo permanente è funzionale a trovare soluzioni nel più breve tempo possibile – aggiunge Medici –  Su questo territorio pesa un ritardo che dobbiamo recuperare e lo possiamo fare solo superando la contrapposizione tra partiti e procedendo con l’obiettivo di una gestione pubblica che garantisca la qualità e l’economicità della gestione tutelando allo stesso tempo l’ambiente. Il secondo passo è la creazione di un consorzio tra i comuni per gestire il ciclo dei rifiuti”.

Ieri al tavolo ha relazionato Claudio Calamita assessore all’ambiente del Comune di Colleferro che ha già varato un consorzio tra nove comuni.

Il punto con il Presidente della Provincia Carlo Medici

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Intanto il sindaco di Latina Damiano Coletta ha in mente un consiglio comunale ad hoc per ribadire il no di Latina alla riapertura della discarica di Borgo Montello. La questione su cui si deve pronunciare la Regione Lazio sarà all’attenzione di una conferenza di servizi slittata e riconvocata per il 5 febbraio.

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