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l'appello

Restrizioni, il manager Casati spiega: “Necessarie per evitare lockdown. Collaborate e ce la faremo”

Indice di prevalenza salito troppo e l'inverno è alle porte

LATINA – “Il virus è estremamente diffuso in tutta la Provincia di Latina”. Lo dice il direttore generale della Asl Giorgio Casati illustrando quanto è cresciuto l’indice di prevalenza dei casi attivi per spiegare le misure restrittive chieste alla Regione Lazio ed emanate ieri con l’ordinanza che ormai conosciamo.

“Le misure adottate, la cui permanenza in vigore è fissata in due settimane, sono state rese necessarie dall’andamento dei dati epidemiologici che hanno evidenziato cluster lavorativi o legati a feste organizzate a seguito di cerimonie, fatta eccezione per due o tre situazioni significative, di focolai di piccole dimensioni, diffuse su tutto il territorio della Provincia, sui quali non è stato possibile identificare il caso zero”, aggiunge il manager spiegando che la situazione attuale del contagio in Provincia di Latina è preoccupante non solo per il momento contingente ma, anche in un’ ottica prospettica.

“Con l’avvento dell’autunno e dell’inverno, infatti, le condizioni climatiche maggiormente favorevoli la diffusione del virus e, in concomitanza, l’inevitabile insorgere delle malattie di stagione, con particolare riferimento all’influenza, dipingono uno scenario certamente non semplice da affrontare in un contesto territoriale dove la SARS-CoV-2 risultasse ancora diffusa con le caratteristiche attuali”. Casati spiega che le misure di oggi vogliono  scongiurare un futuro lockdown.

“Una battaglia che si vince solo restando uniti. Le misure, da sole, non possono essere efficaci se non accompagnate da comportamenti responsabili. Questi quattordici giorni sono decisivi al fine di ridurre l’incidenza giornaliera dei nuovi casi obiettivo, quest’ultimo, che riguarda tutta la collettività. Ci siamo già riusciti una volta, ce la faremo anche in questa”.

LE CRITICITA’ DI OGGI – Intanto oggi l’azienda sanitaria è alle prese come sempre anche con vistosi problemi di natura pratica: affollatissimo il drive-in volante allestito all’ex Rossi Sud e dedicato alle classi in quarantena per la presenza di un positivo (sono oltre 30 sul territorio provinciale). Le auto questa mattina erano in coda anche sulla via dei Monti Lepini.

Sul fronte delle diagnosi, rallentamenti sono dovuti alla rottura due due macchine per la lettura dei tamponi delle tre presenti del core-lab del Goretti.

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