LATINA – A tre anni chiedeva di entrare in Chiesa per salutare Gesù. Mentre passeggiava da bambino raccoglieva margherite da portare alla Madonna. A sette anni ha chiesto di fare la Comunione e quando è stato più grande ha usato il pc e la rete per diffondere il Vangelo. E’ morto di leucemia fulminante nel 2006, a 15 anni, in soli tre giorni, addormentandosi con il sorriso sulle labbra, e ora è già Beato, Carlo Acutis, lo studente milanese la cui storia ha commosso il mondo. Papa Francesco lo ha citato nella Christus vivit e nel suo ricordo, anche per proseguire la sua opera, si è creata ed è attiva una grande comunità mondiale.
La foto di Carlo campeggia da qualche giorno sulla facciata di Santa Domitilla dove la statua che lo raffigura è arrivata sabato 15 maggio seguita dalla mamma Antonia Salzano che ha tenuto un incontro per raccontare chi era suo figlio, il primo Millennials Beato.
“Carlo viveva questa presenza costante di Gesù nella sua vita”, ha raccontato la mamma. Sabato prossimo 23 maggio alle 11,30 a Santa Domitilla celebrerà la Messa il cardinale Marcello Semeraro Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi.