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il provvedimento del Tribunale

Latina e Aprilia, confiscato il patrimonio dei Crupi: allo Stato 36 terreni, 22 abitazioni, 26 conti correnti

I beni sono riconducibili ai fratelli Vincenzo e Rocco della cosca Commisso di Siderno

LATINA – Finisce sotto chiave il patrimonio dei fratelli Crupi, Vincenzo 58 anni e Rocco, 55 anni, il primo in regime di 41 bis perché considerato apicale della cosca Commisso di Siderno. Chi segue la cronaca ricorderà qualche anno fa l’operazione dei carabinieri che atterrarono con un elicottero sui terreni della loro azienda alla periferia di Latina. Oggi la confisca di primo grado eseguita a Latina, Aprilia, Roma, Reggio Calabria, Siderno, Città di Castello, Torino, Sansepolcro, Anghiari, Capua , Vitulazio e Nocera Inferiore dove i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Latina in collaborazione con i Comandi territorialmente competenti,  su delega del Tribunale di Latina – Sezione Misure di Prevenzione – hanno notificato la misura di prevenzione patrimoniale .

La misura di prevenzione, eseguita ai sensi dell’art. 24 del d.l. n.ro 159 del 6.9.2011, a firma del Presidente Francesco Valentini, coordinata nelle varie fasi della sua lunga istruzione dal Sostituto Procuratore Distrettuale Antimafia Dr. Giuseppe Cascini e dai Pubblici Ministeri Dr. Giuseppe Bontempo e  Dr. Giuseppe Miliano, della Procura della Repubblica di Latina,  si basa fondamentalmente sul riconoscimento della pericolosità sociale dei due proposti che era stata avanzata dal Pubblico Ministero della Procura Distrettuale Antimafia.

I due grazie alle indagini condotte dalle Procure Distrettuali Antimafia di  Roma e di Reggio Calabria in collaborazione con le autorità giudiziarie Olandesi hanno ricostruirono l’operatività di un gruppo di persone che operava proprio nella zona di Latina, che faceva riferimento alla famiglia Crupi, originaria di Siderno, attiva a Latina con la società “KRUPY s.r.l.” e inserita nella cosca di ’ndrangheta Commisso, q capo di un’organizzazione malavitosa.

Lungo l’elenco dei beni finiti allo Stato. Si tratta di 13 società operanti nel settore florovivaistico, notificando i provvedimenti ai predetti, agli amministratori ed ai soci; 36 terreni agricoli, prevalentemente adibiti a  vigneti per la produzione di un pregiato vino che doveva essere commercializzato in Canada; 22 abitazioni; 7 locali adibiti ad esercizi commerciali; 21 fabbricati/magazzini; 2 alberghi, un centro sportivo; 33 veicoli;26 conti correnti bancari.

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