ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

Il problema del green pass

Reithera, bene la sperimentazione al Goretti: “No reazioni avverse gravi e alta risposta immunitaria”

La direttrice di Malattie Infettive, Miriam Lichtner: "Esperienza importante che ha dato speranza in un momento di buio"

LATINA – Ha dato ottimi risultati la sperimentazione di Fase 2 del vaccino Reithera alla quale hanno partecipato 917 volontari, di cui 50 pontini che periodicamente, e divisi per gruppi, si sono sottoposti agli esami necessari e alla somministrazione del vaccino (o del placebo) presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina che è uno dei 24 centri in cui si è svolto lo studio. Nessuna reazione avversa preoccupante o grave; nessun contagio nella comunità dei volontari a Latina, uniti a  una buona risposta anticorpale, sono il primo bilancio che si può fare dal 19 marzo, primo giorno di inoculazioni, ad oggi.

“Avevamo già potuto osservare che la sperimentazione con i nostri volontari era andata molto bene per quanto riguarda gli effetti collaterali, che sono stati scarsi, e comunque sono comparsi solo nei giorni successivi alla somministrazione. Hanno tutti sopportato molto bene il vaccino. Quello che ci mancava era la visione d’insieme che ora invece abbiamo grazie ai dati diffusi da Reithera e confermati anche da  organismi tecnico-scientifici indipendenti. Dopo la prima dose nei volontari è stata rilevata una risposta anticorpale nel 93,6% dei partecipanti e al 36° giorno dopo la seconda somministrazione si arriva al 99% –  spiega la professoressa Miriam Lichtner, direttrice della Uoc di Malattie Infettive del Goretti che ha messo a disposizione della sperimentazione un team di medici e infermieri tutt’ora impegnato nel follow-up – E anzi, il livello anticorpale trovato nei volontari è uguale, e in alcuni casi addirittura superiore, a chi ha avuto il covid”, aggiunge l’infettivologa.

Nel gruppo di Latina sono stati inclusi anche il 25% di soggetti fragili e con età superiore ai 65 anni e anche in questo caso i risultati sono incoraggianti. Quello che non si sa ancora, invece, è se la sperimentazione potrà andare avanti con la Fase 3 avendo la Corte dei Conti fermato il finanziamento pubblico. “La preparazione di questo vaccino sembra particolarmente sicura, potrebbe essere un vaccino a vettore virale con meno effetti collaterali, questo naturalmente lo dovrà determinare la fase tre. Credo sia un bisogno avere vaccini che abbiano sempre meno effetti indesiderati, è importante anche avere una tecnologia presente sul nostro territorio; e poi da ultimo c’è una richiesta enorme di vaccini nel mondo, se non pensiamo solo al Lazio e all’Italia, ci accorgiamo che la situazione globale è veramente preoccupante con la maggior parte dlele pesrone che non è vaccinata”, continua Lichtner.

Impegnativa, ma positiva l’esperienza del team di malattie Infettive del Goretti: “Venivamo da un periodo estremamente cupo per l’impegno assistenziale prestato nei reparti, che ha visto da parte dei medici, spesso anche molto giovani, esere in contatto con  pazienti molto gravi, con decessi. Questa sperimentazione è arrivata in un momento in cui avevamo bisogno di credere che qualcosa ci potesse portare fuori da quella situazione. La sperimentazione è iniziata a marzo quando le vaccinazioni non erano alla portata di tutti e ha portato un vento di speranza. Direi senza dubbio una bellissima esperienza che continua anche ora, perché medici e volontari sono in contatto costante per il follow up”.

L’INTERVISTA

IL PROBLEMA DEL GREEN PASS –  Il problema è, e resta per il momento, il green pass che nessuno dei volontari ha ancora potuto ricevere. “E’ un punto dolente. Proprio in questi giorni tutti noi responsabili dei centri clinici abbiamo presentato una richiesta ufficiale per far inserire nell’anagrafe vaccinale i volontari che hanno ricevuto il vaccino Reithera e che hanno avuto una risposta sierologica documentata. Si tratta di persone che hanno creduto nella sanità italiana e in un’ importante iniziativa scientifica, e che, oltretutto, non possono essere vaccinati  con un altro vaccino perché lo hanno già ricevuto, Confidiamo di raggiungere l’obiettivo”.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto