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la decisione

Disposta la protezione per il giudice del Tribunale di Latina Giuseppe Cario

Riunione in Prefettura dopo l'aggressione in Tribunale

LATINA – Il giudice del Tribunale di Latina Giuseppe Cario deve essere protetto e già dalle ore successive all’aggressione subita a Palazzo di Giustizia ha ricevuto un servizio di vigilanza con due operatori di polizia che lo accompagnano nei suoi spostamenti. Lo hanno deciso il Prefetto di Latina Maurizio Falco dopo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale hanno preso parte il Questore Michele Spina e il Procuratore Giuseppe Falco, dopo le violente minacce di cui il magistrato è stato bersaglio da parte della madre di un noto detenuto che da giorni è in sciopero della fame nel carcere di Latina. La proposta ufficiale di assegnare una scorta al magistrato è stata intanto inviata all’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale che dovrà decidere sulla misura di protezione sulla base delle motivazioni esposte dal Prefetto Falco.

Gli investigatori di polizia dal canto loro hanno ricostruito la sequenza: la donna 71enne è entrata a Palazzo di Giustizia, ha atteso fuori dalla stanza del Gip il termine di un’udienza in cui era impegnato e quando se l’è trovato davanti ha iniziato a urlare e a inveire contro di lui, seguendolo poi fino in bagno e continuando a urlare che il figlio doveva essere scarcerato, fino a quando non è intervenuta una dipendente dell’ufficio e successivamente i carabinieri in servizio nell’edificio, che hanno fatto uscire la donna dal Tribunale.

Sono stati gli stessi militari dell’Arma a identificare la donna denunciandola per il reato di minaccia a pubblico ufficiale. Ora fuori dalla porta del giudice c’è una vigilanza fissa.

“C’è bisogno a Latina di magistrati come il giudice Cario, che ha firmato provvedimenti importanti grazie ai quali oggi  in quel territorio si respira un’aria più pulita – commenta in una nota di solidarietà il parlamentare di Formia Raffaele Trano (Alternativa), membro della Commissione bilancio alla Camera –  Sono sempre stato e continuerò ad essere vicino a quei magistrati che come lui, in prima linea, lottano affinché le grandi potenzialità della provincia pontina non vengano divorate dal crimine e mi auguro che la massima vicinanza venga espressa da tutta la politica”. Il Gip – ricorda l’onorevole Trano – già per altre intimidazioni lo scorso ano era stato messo sotto scorta.

 

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