SABAUDIA – C’è anche un capitolo che riguarda la Coppa del Mondo di Canottaggio nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Latina su episodi di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico che hanno portato questa mattina ai domiciliari la sindaca di Sabaudia Giada Gervasi e sotto inchiesta altre 15 persone.
Come si legge in una nota della Procura della Repubblica di Latina, sotto la lente di ingrandimento degli investigatori è finita soprattutto la Coppa del Mondo di canottaggio, che si sarebbe dovuta svolgere a Sabaudia nel 2020, con ditte “amiche” che appaiono favorite “sia nella realizzazione del campo di gara sia nell’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, per un giro di affari di circa 1 milioni di euro”.
Non è toccato dall’inchiesta Alessio Sartori, vicesindaco e assessore allo sport oltre che notissimo campione olimpico di canottaggio che – riferisce chi lo ha sentito al telefono – si è detto sconvolto e ha preferito non commentare.
La scrupolosa ricostruzione dei fatti – scrive il Procuratore Aggiunto Giuseppe de Falco – ha al momento consentito di accertare come il Comune di Sabaudia abbia, in ragione della “vicinanza” ad alcuni stabilimenti e chioschi del litorale, sospeso il procedimento di revoca delle concessioni demaniali che, a seguito di controllo, erano risultate irregolari.
CHI SONO GLI INDAGATI: oltre alla sindaca Giada Gervasi sono finiti ai domiciliari, l’ex assessore Innocenzo Angelo D’Erme che aveva rimesso le deleghe nel 2020; il direttore Generale del Comitato Sabaudia 2020 per Coppa del Mondo di Canottaggio, Luigi Manzo; il delegato ai lavori Pubblici, Sandro Dapit; il dipendente comunale Edoardo Piovesana; l’imprenditore Giuseppe Pellegrino; Erasmo Scinicariello che è stato tecnico supervisore dei lavori per la Coppa del Mondo di Canottaggio; il responsabile del servizio appalti del Comune, Riccardo Guglielmi e l’imprenditore, Stefano Malinconico. Ai domiciliari anche l’ex direttore del Parco Nazionale del Circeo Paolo Cassola e l’appuntato dei carabinieri Angelo Mazzeo.
Misure minori con divieto obbligo di dimora per il geologo Quirino Alessi, l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Polidoro, il luogotenente dell’Arma Alessandro Rossi e il dirigente del Comune Fabio Minotti. Nell’inchiesta anche altri 6 indagati.