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criminalità

“Innalzare di fascia la Questura di Latina”, la mozione Pd in Consiglio comunale

Malandruccolo: "Adeguare i vecchi organici e i mezzi alle mutate esigenze del territorio"

LATINA – E’ stata votata all’unanimità dei presenti, tutta la maggioranza e solo 4 consiglieri del centrodestra, la mozione presentata dal gruppo del Partito Democratico di Latina per caldeggiare l’innalzamento di fascia della locale Questura, a firma dei Consiglieri Malandruccolo, Fiore, Majocchi, De Amicis. “L’atto  – spiega il consigliere Tommaso Malandruccolo che l’ha illustrata in Consiglio Comunale – impegnerà nei prossimi giorni il Sindaco a farsi portavoce presso gli organi istituzionali preposti nel richiedere l’elevazione di fascia della Questura di Latina e a inviare la mozione, con l’esito della votazione, al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia, al Prefetto e al Questore di Latina, al Presidente della Regione Lazio, ai Consiglieri Regionali e ai Parlamentari eletti in Provincia di Latina”.

L’obiettivo è quello di adeguare i vecchi organici alle mutate esigenze del territorio, una istanza di cui si è fatto più volte promotore il sindacato di Polizia Siulp, presentata già nel 2008 e nel 2015, rispettivamente dai Questori Nicolò D’Angelo e De Matteis e non accolta.

L’excursus del consigliere Malandruccolo ha toccato le indagini più significative degli ultimi 12 anni:  “Caronte, che ha aperto una nuova stagione investigativa,  Don’t Touch, che ha svelato sodalizi fino ad allora inediti, Alba Pontina, che ha rappresentato lo spartiacque fra la criminalità semplice e quella organizzata dei clan, con le loro influenze e collusioni – ha sottolineato il consigliere di maggioranza  – Oltre alle realtà criminali limitrofe, di cui Latina è cerniera per via della sua particolare posizione geografica, è stato evidenziato come la città abbia dovuto prendere atto, suo malgrado, della presenza radicata di una mafia endogena, al pari delle più note terre foriere di questo male. La lettura degli atti processuali, dei rapporti della Regione Lazio,  delle operazioni finanziarie sospette segnalate dalla Banca d’Italia, dimostra un aumento di reati prevalentemente di tipo economico, sintomo della presenza di una criminalità spesso silente, non per questo meno insidiosa, che investe per ripulire capitali di provenienza illecita”, ha aggiunto Malandruccolo che ha rievocate anche le inquietanti minacce pervenute a giudici ed investigatori, emerse altresì dalle intercettazioni”.

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