LATINA – Latina è tra i capoluoghi che non ha reso disponibili i dati sulle DAT , le Disposizioni Anticipate di Trattamento, depositate dai cittadini a partire dall’entrata in vigore della legge che le prevede ( Legge 22 dicembre 2017, n. 219, contenente “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”), e che dovevano essere trasferite alla banca dati nazionale. Lo rende noto l’associazione Luca Coscioni che in mancanza della relazione ministeriale, ha proposto un accesso agli atti dal quale si evince che “che sono già disponibili i dati di quasi tutti i capoluoghi a eccezione di Latina, Salerno, Barletta, Enna e Brindisi, che, al momento, non hanno ancora risposto o hanno risposto in maniera parziale” e che “a tutti i Comuni responsabili della mancata risposta nel termine dei 30 giorni stabiliti dalla legge, è stata inviata nei giorni scorsi una diffida”.
Grazie all’accesso agli atti dell’associazione Coscioni emergono e che ad oggi nel Lazio sono state depositate 11.107 Dat (una ogni 343 abitanti) e che solo 11 comuni pontini hanno dati disponibili.
“A livello istituzionale non è mai stata condotta alcuna campagna informativa sul tema e anche in questo caso, come già accade in tema di suicidio assistito, tocca a una piccola associazione sostituirsi allo Stato nel garantire alla popolazione diritti civili fondamentali” dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “Particolarmente gravi i dati che abbiamo ottenuto circa il mancato inserimento delle DAT nella Banca dati nazionale. A più di una persona su 10 tra quelle che hanno depositato le DAT, senza questo inserimento non è garantito il rapido rispetto delle proprie volontà, con picchi negativi del 40% di mancati inserimenti in alcune Regioni. Un malfunzionamento dovuto alla mancata formazione del personale da parte dei Ministeri competenti”.
Per questo l’Associazione Luca Coscioni ha dato vita al Numero Bianco sul Fine Vita (06 9931 3409), con cui quotidianamente e grazie all’aiuto di volontari adeguatamente formati risponde alle chiamate della cittadinanza che ricerca informazioni su DAT, cure palliative e suicidio medicalmente assistito in Italia.
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