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cancro al seno le sfide

Si chiude Ottobre Rosa, appello per la creazione di un hub di accelerazione di terapie personalizzate

Il punto in un confronto tra accademici, Asl, medici e volontariato

LATINA –  Si è chiusa la campagna Ottobre Rosa, promossa come ogni anno in questo mese a livello nazionale e locale dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori per sottolineare l’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore alla mammella. Nell’aula della Facoltà di Medicina dove si è svolta la cerimonia il confronto e tra accademici, medici, docenti, autorità locali e il mondo del volontariato per affrontare il tema del tumore a 360°, valutandone l’impatto sociale ed economico, oltre che l’analisi dei dati e i progressi in campo scientifico.

“E’ anche grazie a campagne come questa che il cancro oggi fa meno paura – ha esordito il prefetto di Latina Maurizio Falco – e le istituzioni non devono usare la scienza come strumento politico, ma è nostro dovere metterci al servizio dei medici, investendo soprattutto nelle nuove generazioni, per dare loro la possibilità di diventare qualcuno domani”.

La presidente della LILT di Latina Nicoletta D’Erme ha rivolto un invito ufficiale ai giovani studenti a conoscere da vicino le attività della LILT, ricordando tutte le iniziative messe in campo. “Noi lavoriamo sul campo, in mezzo alle persone, dialoghiamo con le istituzioni locali, nelle scuole, come il progetto pilota che partirà da Cisterna la prossima settimana nelle scuole elementari che avrà come obiettivo quello di insegnare la prevenzione attraverso un gioco; continuiamo anche quest’anno con degli appuntamenti negli Istituti superiori per parlare ai ragazzi di prevenzione oncologica; abbiamo iniziato, e lo potenzieremo nel 2023, un progetto di welfare aziendale per parlare di prevenzione e corretti stili di vita nelle Aziende; portiamo avanti, grazie alla collaborazioni di tanti medici volontari, gli ambulatori di senologia, dermatologia, neurologia, psiconcologia, nutrizione; abbiamo i ragazzi di Giocare in Corsia che fanno animazione nel reparto di pediatria. Per chi volesse avvicinarsi al mondo del volontariato – ha concluso – partiranno a breve delle scuole di alta formazione del volontariato a livello regionale”. Una menzione a parte va fatta per il progetto Ascoltami, che è partito come una progetto pilota della LILT pontina per dare supporto psicologico ai figli delle donne malate di tumore e che adesso, visti gli ottimi risultati, è stato elaborato e potenziato dalla Asl di Latina che lo ha preso in carico per renderlo un progetto stabile.

Comun denominatore di tutti gli interventi è stato il concetto di sinergia, poiché “è grazie alla collaborazione di tutti se possiamo sperare di vincere la lotta al tumore al seno” come ha sottolineato l’ assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio Enrica Onorati e ha ribadito il preside Facoltà di Farmacia e Medicina Università Sapienza – Roma Prof. Carlo Della Rocca. “A Latina la cooperazione tra Università, Ospedale, Asl, Sapienza, mondo del volontariato è tangibile ed è una ricchezza e una risorsa che ben poche realtà possono vantare”.

Di eccellenza pontina ha parlato anche il Prof. Claudio Di Cristofano Presidente del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico CCLE Università Sapienza – Polo Pontino riferendosi in particolare alla Breast Unit, dove gli studenti trascorrono buona parte del percorso formativo. La professoressa Elena De Falco del Dip. Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche  ha parlato di come siano sempre più diffuse alcune tipologie di tumore particolarmente mutevoli che colpiscono in particolare le donne più giovani e che richiedono quindi un medicina predittiva in grado di studiare non solo il tumore ma anche quello che crea. Le nuove tecnologie in questo sono di grande aiuto – ha spiegato il prof. Roberto Rizzi Dip. Scienze e Biotecnologie Medico chirurgiche  – Grazie all’uso delle stampanti 3D ad esempio oggi possiamo può ricreare un ambiente tumorale specifico e somministrare il farmaco adatto, in modo che non risulti tossico per quel determinato paziente”. Da qui la richiesta di un HUB di accelerazione di terapie personalizzate che permetta, in collaborazione con la Breast Unit della ASL di Latina, di trattare ogni persona con una terapia specifica, studiata su misura, per garantire, come ha sottolineato il prof. Fabio Ricci Direttore Breast Unit della A.S.L. di Latina “non il massimo tollerabile ma il minimo sopportabile”, perché non esistono terapie uniformi che vadano bene per tutti. In quest’ottica diventa fondamentale saper accogliere la paziente, saperla ascoltare e comprendere, secondo un percorso di conoscenza e di umanizzazione delle cure.

La prof.ssa Antonella Calogero Direttrice Dipartimento Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche Facoltà di Farmacia e Medicina Università Sapienza di Roma – Polo Pontino e la Presidente della LILT di Latina hanno anticipato questa mattina che il governo ha previsto dei fondi per progetti di ricerca che riguardano proprio la prevenzione e che presto da questa già fruttuosa collaborazione nasceranno nuove iniziative in vista di questi ulteriori traguardi.

A concludere la conferenza, moderata dalla scrittrice Stefania De Caro, le parole della direttrice generale della A.S.L. di Latina Silvia Cavalli che ha specificato come “nello stesso PNRR sia specificato che è fondamentale investire sulla prevenzione per mantenere la popolazione sana, ed è qui che è importante partire, dalla condivisione di questo obiettivo. A noi spetta fare sistema, organizzare tutte le risorse perché possano funzionare al meglio. In tutto questo, il volontariato è un valore aggiunto, una grande presenza, e la LILT è sicuramente un punto di riferimento”.

Ottobre Rosa rilancia con la sua presenza costante anche il tema degli screening e quest’anno coincide con la rilevazione che l’adesione agli screening femminili per la prevenzione del tumore della mammella e della cervice uterina della Asl di Latina e del Lazio in genere hanno raggiunto un minimo storico.

 

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