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Lavori a Santo Stefano, il sindaco Caputo: “Nessuno stallo, notizie infondate. I lavori arrivati al 40%”

Il primo cittadino: "Il progetto di recupero di Santo Stefano è opera essenziale per il futuro della comunità di Ventotene"

VENTOTENE – “False notizie diffuse ad arte”. Il sindaco di Ventotene Carmine Caputo non usa la diplomazia per dire la sua opinione sullo stato del Progetto di recupero e riqualificazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano e per contestare quelle che definisce “ricorrenti fake news che da mesi vengono diffuse con vari metodi ma, evidentemente con un’unica regia” su quella che considera “un’opera essenziale per il futuro della comunità di Ventotene” e di cui  – assicura – di aver seguito con attenzione l’andamento sin dal giorno dell’insediamento a giugno dello scorso anno.

Per dovere di cronaca è necessario premettere che le notizie sullo stallo del progetto seguono il mancato rinnovo da parte del Governo dell’incarico alla Commissaria straordinaria Silvia Costa che lo ha avviato e messo sui binari,  e la mancata ufficializzazione con atto scritto della nomina del successore, il generale in quiescenza della Guardia Di Finanza, Giovanni Maria Macioce che è il designato del Governo nel ruolo.

LAVORI AL 40% – “Smentisco categoricamente  – scrive oggi in una nota Caputo –  le illazioni che vedono il Progetto di recupero alla deriva e addirittura abbandonato e fermo dal gennaio 2023: i lavori di messa in sicurezza del Panocticon, destinati a concludersi entro il 2024 stanno procedendo sostanzialmente in linea con il cronoprogramma. Invitalia, che è il soggetto attuatore, a cui è affidata la Direzione Lavori può confermarlo. I dati ufficiali contraddicono platealmente quanto affermato. Per la precisione, al termine del triennio affidato al Commissario Costa la percentuale dei lavori eseguiti era del 9%, mentre, soltanto dopo sette mesi, peraltro invernali, essi hanno raggiunto 40%. Inoltre, nel mese di settembre si è concluso l’iter giudiziario per l’assegnazione del Concorso internazionale di progettazione e anche la fase conclusiva dei lavori è dunque incardinata e sarà gestita da un Consorzio estremamente qualificato di architetti e ingegneri, selezionato da Invitalia a fronte di una procedura pubblica”. (le foto di questo servizio si riferiscono a settembre dello scorso anno)

IL NUOVO COMMISSARIO – Allo stesso modo sono inesatte e ingannevoli le reiterate notizie relative al ritardo della conclusione dell’iter di nomina del generale Giovanni Maria Macioce, Commissario Straordinario designato dal Consiglio dei ministri. Di continuo si afferma, falsamente, che egli sia rinviato a giudizio per aver compiuto abusi edilizi addirittura in area protetta e che tali abusi siano la ragione del ritardo dell’iter. La realtà, invece, è che a seguito dell’analisi del caso, il Giudice per le Indagini Preliminari, con motivata sentenza, ha escluso la contestazione di tale reato”, assicura il sindaco. Il generale Macioce di fatto lavora al progetto anche se senza struttura e senza poter firmare.

I PARTNERIl primo cittadino dell’Isola d’Europa ricorda anche che “a tutela del Progetto di recupero vi sono ben otto amministrazioni pubbliche che hanno sottoscritto il CIS, Contratto Istituzionale di Sviluppo e queste, insieme al Responsabile Unico del Contratto, vigilano regolarmente sulle sue fasi di attuazione. La continua diffusione di tali fake news sulla stagnazione del Progetto e possibile chiusura dello stesso è un comportamento scorretto verso l’operato delle Istituzioni firmatarie che ricordo essere il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, la Regione Lazio, il Comune di Ventotene, l’Agenzia del Demanio, l’Area Marina Protetta e la Riserva Naturale Statale mentre il Responsabile Unico del Contratto è l’Agenzia della Coesione (Ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione) con la supervisione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri”.

L’INCENDIO – Caputo definisce “false anche le notizie che il recente incendio abbia minacciato la struttura oggetto di restauro“. Il giorno successivo – scrive – con il Commissario Straordinario designato e i responsabili di Invitalia, ho partecipato ad un sopralluogo tecnico urgente per appurare eventuali danni. Abbiamo potuto verificare che si è incendiata una piccola porzione di sterpaglia secca”.

La ragione delle polemiche risiederebbe insomma solo nel mancato gradimento da parte di Invitalia della scelta governativa di non riconfermare la Costa alla guida del progetto.

“Invito  – conclude il sindaco – chi realmente fosse interessato a conoscere novità sull’opera a contattarmi direttamente e magari venire a Ventotene per visionare di persona i lavori“.

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