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Prostituzione sulla 148, appello dei sindaci di Sabaudia, Circeo e Terracina

Procaccini, Lucci e Petrucci scrivono al Prefetto

prostituzioneTERRACINA –  E’ partita dai sindaci di tre importanti comuni balneari pontini, una vera e propria  crociata anti-prostituzione. Al centro del malessere espresso dai primi cittadini di Terracina, San Felice Circeo e Sabaudia, Procaccini, Petrucci e Lucci,  la  strada regionale  148 Pontina “la più importante arteria veicolare di collegamento tra la provincia di Latina e la Capitale ad altissima frequentazione turistica”. E in effetti, in pieno giorno, sulla strada che corre per un lungo tratto ai margini della foresta del Parco del Circeo, si trovano ragazze seminude, alcune senza nemmeno gli slip. Del resto, se le auto sono molte sarà più facile trovare un cliente.

In una lettera inviata al Prefetto di Latina Antonio D’Acunto, i tre sindaci condividono  la preoccupazione per una “strada già tristemente nota per la pericolosità e l’alta statistica di gravi incidenti che  sta “mettendosi in evidenza” per la numerosa presenza sulla stessa di persone dedite alla prostituzione. Ormai è parte integrante del panorama il cospetto di soggetti in atteggiamenti indecenti ed indecorosi, offensivi della pubblica sensibilità”.
Il “fenomeno” – continuano i tre –  purtroppo, si diffonde e non accenna ad attenuarsi in un’area ricca di abitazioni, strutture ricettive ed aziende agricole, favorendo lo sviluppo di pratiche criminali di sfruttamento, anche minorile.
Determinati spazi diventano ricettacolo di rifiuti e residui organici divenendo condizioni igienico – sanitarie pericolose per la salute pubblica.
Inoltre su una strada, come già detto, non certo sicura dal punto di vista della viabilità, vengono spesso a determinarsi episodi che ne accrescono la pericolosità provocando conseguenze negative: distrazione dell’utente stradale (magari anche perché colpito dalla curiosità di un bimbo presente in auto), manovre azzardate ed imprevedibili dei soggetti richiedenti ed interessati. Un enorme rischio per la sicurezza e per la pubblica incolumità.
Ci siamo attivati, per quanto rientri nelle competenze, con i nostri Comandi di Polizia Locale: ma appare evidente che soltanto una adeguata sinergia tra Forze dell’Ordine, dell’intero territorio, potrebbe riuscire a scalfire tale incivile e squallido sistema malavitoso.

Lucci, Petrucci e Procaccini chiedono dunque un incontro per trovare soluzioni al problema.

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