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I MISTERI DELL’OMICIDIO VACCARO
Il papà di Matteo: “Pericolosa scelta l’omertà”

Valentino Vaccaro

Valentino Vaccaro

LATINA – Valentino Vaccaro, papà di Matteo, il 29enne ucciso al Parco Europa di Latina nell’inverno di tre anni fa, commenta su Facebook le parole di Paolo Peruzzi, uno dei condannati per il delitto, che dopo un periodo di latitanza seguìto alla condanna in primo grado, è stato arrestato dalla polizia e ora si trova in carcere. “Pericolosa scelta l’omerta”, scrive Vaccaro che torna ad esortare i condannati a dire tutta la verità su quella drammatica notte del 31 gennaio  2011.

IL POST – “Ho preferito aspettare qualche giorno prima di commentare le notizie pubblicate da vari quotidiani sia in stampa che in Internet e relative alle poche dichiarazioni rilasciate, così sembra , da Paolo Peruzzi. Ho l’impressione che abbia le idee un po’ confuse : le vittime di quanto accaduto sono innanzi tutto Matteo e, quindi, la nostra famiglia. Si sente vittima perché ? Una persona può sentirsi vittima se viene arrestato ed incarcerato senza aver minimamente commesso o partecipato all’attuazione di un reato. Invece, a quanto risulta, sembra inconfutabile che fosse presente al Parco Europa con gli altri condannati e proprio lui, oltre che Alex Marroni, ha fornito dichiarazioni non appena arrestato. Vittima perché non ha commesso lui l’omicidio ? Lo invito allora a parlare ed a dire la verità circa l’accaduto di quella maledetta sera in cui qualcuno – uno o più di uno ? -, spalleggiato da altre persone senza palle, – 7 in tutto – non ha/hanno avuto il coraggio di affrontarne due con le mani. Cosa c’è dietro al silenzio di tutti gli imputati durante le udienze del processo – primo fra tutti proprio Paolo Peruzzi che non si è mai degnato di presenziare alle udienze- salvo poi, fare dichiarazioni spontanee ridicole durante la penultima udienza, quella prima della sentenza? Se fossi una vittima delle circostanze in cui mi sono trovato coinvolto mio malgrado e per colpa di qualcun altro, non sarei disponibile a trascorrere 15 o 16 anni o più in prigione per qualcosa in cui il mio concorso è stato marginale. Se non parla e se continuerà a non parlare, si potrebbe ipotizzare concretamente che il suo ruolo sia stato molto più importante di quello emerso durante il processo! Ma Paolo Peruzzi tace e dice di essere una vittima. Così come tacciono gli altri : sono tutti innocenti e vittime !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E’ chiaro il significato della intercettazione ambientale in cui Alex Marroni dice al padre “Se parlo, mi ammazzano“. La paura di quel gruppo nasce all’interno dello stesso o viene dall’esterno? Il suggerimento che ho espresso sopra vale anche per gli altri imputati, perlomeno per coloro che hanno ricoperto un ruolo diciamo marginale : che parlino, che dicano la verità ! Altrimenti che seguano la sorte dei veri e maggiori colpevoli. E li invito tutti a riflettere molto profondamente : già una volta si sono fidati dei consigli dei propri avvocati che li tranquillizzavano dicendo che sarebbero stati assolti !!!!!! Sappiamo com’è andata. Riceveranno anche per il processo d’appello le stesse assicurazioni? Valutino bene che le pene potrebbero essere confermate e, addirittura, aumentate!!!!!!!!! Decidano loro della propria sorte. Poi, però, non si lamentino e non affermino di essere delle VITTIME“.

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