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Scontro tra Acqualatina e Consorzio Agro Pontino

Il Tribunale accoglie l'opposizione del gestore idrico e annulla il decreto ingiuntivo notificato dal Consorzio

Acqualatina

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LATINA – Il tribunale di Latina annulla il decreto ingiuntivo notificato dal Consorzio Agro Pontino con condanna al pagamento delle spese. L’ambito del contenzioso è quello che vede Acqualatina oggetto di richiesta di pagamento dei canoni consortili da parte dei Consorzi di Bonifica; la questione è in attesa di un giudizio sul merito in quanto sussiste un contenzioso relativo al metodo di calcolo degli oneri dovuti e quindi all’importo che ne deriva.
Per il calcolo delle somme da corrispondere ai Consorzi,  Acqualatina S.p.A. ha fatto riferimento ai parametri secondo i quali il canone deve essere calcolato in funzione dell’acqua effettivamente scaricata dal gestore con i propri tubi, reti e impianti e quindi in base al beneficio diretto ottenuto e non determinato unilateralmente, come invece ha fatto a suo tempo la Regione Lazio, ribaltando i contributi extragricoli che prima venivano corrisposti dai singoli.
Secondo tale metodo di calcolo l’importo già corrisposto da Acqualatina S.p.A., pari a circa 7 milioni di euro, copre  il debito maturato negli anni nei confronti dei Consorzi di Bonifica. Nonostante tale stato dei fatti, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino ha notificato un decreto ingiuntivo nei confronti di Acqualatina per il pagamento di circa 4,5 milioni di euro; in seguito all’opposizione da parte della Società, il tribunale di Latina ha annullato il decreto e condannato il Consorzio al pagamento delle spese legali per € 8.500 oltre spese ed accessori.

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