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Economia: più formazione per i giovani

L'intervento del direttore Confartigianato di Latina, Simeone, al meeting di Rimini

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LATINA – “La formazione nel mondo del lavoro deve cambiare. Bisogna affrontare senza se e senza ma la “politica della formazione” nel nostro territorio, con una attenzione reale al lavoro d’impresa e artigianale”. E’  quanto ha dichiarato Ivan Simeone direttore della Confartigianato di Latina nel corso del meeting internazionale di Rimini 2014.

Formazione incentrata soprattutto su quella professionalizzante che evoca gli antichi mestieri artigianali.
Il focus si apre con l’intervento di Giovanni Anzani, Presidente e amministratore delegato del gruppo Poliform SPA che ha evidenziato l’importanza della cultura unica italiana fonte per i futuri mestieri. Si è in particolare interrotto negli ultimi anni il passaggio dai vecchi artigiani ai giovani, nel settore tessile e meccanico, dove un tempo il nostro paese era leader. Bisogna che i giovani ritrovino la passione e imparino dai vecchi artigiani perché tale soluzione rappresenta la differenza tra l’Italia e gli altri paesi.

Il secondo intervento ha visto protagonista Stefano Colli Lanzi, amministratore delegato del Gi Group, vicepresidente di Assolavoro e docente di economia presso la Cattolica di Milano. Colli Lanzi ha sottolineato l’enorme divario del mercato del lavoro, diviso tra due milioni di giovani disoccupati da un lato e 350 mila posti di lavoro disponibili dall’altro non coperti per mancanza di competenze. L’apprendistato e’ una formula che negli altri paesi europei funziona mentre in Italia è ancora poco incentivato. Occorre un forte orientamento sulla persona con politiche attive del lavoro che sostengano i nostri giovani per la giusta allocazione nel mercato del lavoro. Un progetto che sta incalzando e’ rappresentato dalla Garanzia giovani che permette personalmente di usufruire di voucher per la ricerca al lavoro tramite tirocini e formazione. Ma la novità’ e’ che i finanziamenti vengono erogati solo se il risultato viene ottenuto, in quanto si fonda sul concetto di premialita’.

Ma come contribuire alla occupabilità? Secondo Dario Offredi, Presidente del “Consorzio Scuole e Lavoro”, il fulcro centrale è la formazione che deve nascere già’ nelle scuole con l’alternanza scuola e lavoro intensificando i progetti FTS e attuando un controllo sugli enti di formazione che spesso non operano come si dovrebbe. Tutte le sollecitazioni del focus sono state accolte dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha chiuso l’incontro evidenziando come in passato le dinamiche economiche non abbiano avuto la capacità di gestire le crisi soprattutto quelle temporanee che sono risultare le più devastanti. Il non avere impiantato un correttore strutturale ha portato all’arresto di un meccanismo. Oggi occorre il rilancio della scuola e una formazione specifica a secondo del territorio perché’ esistono tre Italie. Bisogna mirare a far diventare il progetto Garanzia giovani un progetto stabile e creare un nuovo equilibrio anche sul versante dell’offerta di lavoro, con un nuovo progetto nascente Garanzia imprese.

 

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