CORI – E’ un incredibile mistero allo stato attuale, la scomparsa avvenuta sabato di un uomo di Cori, Augusto Agnoni di 75 anni. La certezza che sia proprio il suo il corpo ritrovato in mare a Messina nella giornata di ieri è arrivata con l’identificazione da parte dei familiari arrivati in Sicilia. Da chiarire i perché del lungo viaggio fino in Sicilia e le cause della morte. La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La notizia di quel corpo senza vita, che indossava gli stessi abiti che Agnoni aveva al momento dell’allontanamento, è arrivata ieri dopo che i carabinieri siciliani hanno diramato l’avviso raccolto dai colleghi del Reparto territoriale di Aprilia da cui dipende la stazione carabinieri di Cori.
IL FATTO – Come spesso accadeva, anche sabato mattina Augusto Agnoni, sposato, padre di due figli e nonno di quattro nipoti, si era recato a lavoro con il figlio per aiutarlo nel loro negozio di attrezzi per l’agricoltura a Latina Scalo. Intorno alle ore 9 ha detto di doversi allontanare per una commissione. Da allora nessuno lo aveva più visto né sentito e i familiari catapultati in un incubo avevano lanciato l’allarme e un appello. Al momento della sparizione indossava un paio di jeans, un maglione blu, un giubbotto smanicato blu e scarpe marroni. La descrizione precisa data dai familiari ha fatto sì che l’identificazione fosse quasi immediata .
Il ritrovamento del corpo senza vita era avvenuto intorno alle 6,30 di domenica mattina sulla spiaggia del villaggio Paradiso a Messina. Sul posto è intervenuto il magistrato di turno.