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Musiche originali per i terremotati, l’omaggio di un professionista di Latina

Giovanni Bettin, profugo giuliano nel 1945: "La serenità delle note per ricominciare"

LATINA – Ha sempre lavorato nel mondo delle costruzioni e dell’informatica, ma il suo rifugio, la sua passione è il pianoforte che ha studiato da ragazzo e che lo accompagna da una vita. Compositore nel tempo libero, Giovanni Bettin, professionista nato a Fiume 87 anni fa, profugo giuliano arrivato a Latina nel 1980,  ha deciso di scrivere alcuni pezzi da donare simbolicamente ai terremotati.

“In seguito ai gravi eventi sismici verificatisi nell’Italia centrale con notevoli perdite di vite umane  e importanti danni materiali – ci spiega –  mi è venuta l’ispirazione di comporre della musica per ricordare la tragedia che tanta brava gente vive con dignità. Non può essere solo un ricordo, ma deve dare serenità per ricominciare con infinita dolcezza a vivere la ricostruzione ad esempio per le future generazioni. Serva questa mio modesto contributo  – dice infine rivolto ai terremotati – a darvi ancora il senso della vita e la speranza, anzi la grande certezza, che esiste ancora l’amore per il prossimo e la fede”.  La stessa fiduciosa certezza che ha guidato Bettin dopo che il padre fu infoibato il 7 luglio del 1945 poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Dalla fine di  agosto ad oggi il professionista ha registrato tre cd per un totale di 12 brani e 45 minuti circa di musica dedicata alle località più colpite, quelle più conosciute come Amatrice, Accumuli, Norcia e Farindola (Rigopiano), ma anche a Montereale, Campofelice, Penne, Sangro, Amandola, Capitignano, Petriolo, Arquata.

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