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la ricorrenza

Ricorrono oggi i cinquant’anni dalla morte di Don Torello, primo parroco di Latina: il sindaco Coletta lo ricorda

Fondò la parrocchia di San Marco e chiese di tornare a morire nella città che aveva amato

Don Carlo Torello nella foto con la Corale di San Marco

LATINA –  Cinquant’anni fa, il 13 febbraio del  1967 moriva Don Carlo Torello, salesiano e primo parroco di Latina. In questa foto condivisa su Fb da Remigio Russo è di proprietà della Cattedrale di San Marco, siamo alla fine del ’60: “Quando capì che era arrivato il suo momento, chiese ai superiori di essere rimandato a Latina, per morire nella città che aveva tanto amato… Quel giorno arrivò il 13 febbraio 1967”. Ieri alle 11.30 in Cattedrale il parroco Don Andrea Marianelli ha  celebrato una Messa solenne in suffragio.

Oggi, nell’anniversario della scomparsa, lo ricorda il sindaco di Latina Damiano Coletta: “Ritengo doveroso ricordare la figura e la storia di Don Carlo, insediatosi a San Marco quando la bonifica delle paludi pontine si avviava a compimento, Latina era appena nata quando Don Carlo, insieme ai suoi confratelli, assicurava sostegno e assistenza spirituale ai primi cittadini di questa nostra terra. Per molte persone quelli furono anni di stenti e miseria. Don Carlo e i Salesiani accettarono la sfida posta loro da Papa Pio IX, giunsero nell’agro pontino su invito del Pontefice per prendersi cura di mezzadri e contadini, delle numerose famiglie venute dal Veneto con la speranza di trovare condizioni di vita migliori, degli abitanti della città nuova – racconta Coletta – . Don Torello è stato parroco tra la gente e per la gente, è stato presente offrendo un sostegno concreto, non solo conforto spirituale, è corso in aiuto di chi accusava la fame e la fatica partecipando anche alla costruzione della città. Don Torello ha dimostrato tempra, un grande spirito di servizio e soprattutto un amore profondo per questa giovane comunità. Non è un caso che nel ’53 sia stato insignito della cittadinanza onoraria”.

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