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Centro di Alta Diagnostica, il sindaco Coletta apre il tavolo di confronto

Convocati Università Sapienza e Provincia per definire le prossime mosse

Un sopralluogo della Presidente della Penna , alcuni anni fa, nell’area alle spalle della Facoltà di Medicina di Latina dove dovrebbe sorgere il Centro di Alta Diagnostica

LATINA  – L’Alta Diagnostica resta un obiettivo comune, da conseguire insieme. Dopo i tanti interventi seguiti alla notizia che il Centro specializzato programmato a Latina e di recente messo in dubbio, il sindaco di Latina Damiano Coletta ha convocato per il pomeriggio di mercoledì 2 agosto i rappresentanti della Fondazione Sanità e Ricerca della Fondazione Roma, l’università Sapienza  la presidente della Provincia di Latina Eleonora Della Penna, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Latina Gianfranco Buttarelli e i presidenti delle commissioni ambiente e lavori pubblici Dario Bellini e Celestina Mattei. Obiettivo: mettere in rete le informazioni e la documentazione per definire le modalità di intervento e le iniziative necessarie a garantire il perseguimento degli obiettivi prefissati dal protocollo di intesa.

«E’ proprio questa – spiega il sindaco Coletta – la linea di condotta che ci siamo dati fino ad oggi. L’interesse del Comune di Latina ma, sono convinto, di tutti coloro che hanno sottoscritto quel protocollo di intesa è di fare in modo che questo territorio non venga privato di questa opportunità verso la quale c’è grande attenzione». Coletta ha per questo incontrato  la presidente Della Penna spiegando che “i nostri due enti stanno lavorando in maniera sinergica con l’unico fine di mantenere i livelli di eccellenza voluti sin dal principio proprio dalla Fondazione Roma”.

«Abbiamo  sempre creduto fortemente nell’importanza di questa opera. Si tratta di un centro di eccellenza con standard altissimi a cui non vogliamo rinunciare – aggiunge la Della Penna –  Per questo motivo condivido l’esigenza di un ampissimo confronto al fine di garantire non solo la realizzazione del Centro ma anche, voglio sottolinearlo, gli standard a cui la Fondazione Roma ha sempre fatto riferimento in maniera chiara e inequivocabile, impegnandosi oltre che attraverso la firma dell’ormai famoso protocollo di intesa anche e soprattutto agli occhi della collettività».

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