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la decisione

Scagionato il gioielliere di Pisa che uccise Simone Bernardi. La Procura: “Fu legittima difesa”

Il rapinatore di Aprilia era armato e i suoi complici ora sono accusati di tentato omicidio

LATINA – Ha agito per legittima difesa ed è stato scagionato dalla Procura, il gioielliere di Pisa che ha sparato Simone Bernardi, l’uomo di 43 di Aprilia rimasto ucciso mentre con due complici compiva una rapina nella gioielleria Ferretti al centro del capoluogo toscano. In due armati e con il passamontagna erano entrati nel negozio, mentre un terzo faceva da palo.

La sequenza ricostruita anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza ha permesso agli inquirenti di stabilire che il gioielliere Daniele Ferretti 69 anni, che era all’interno dell’attività con la moglie, agì in presenza di un pericolo grave e attuale per sé e per la donna, nel timore di poter essere uccisi. La Procura ha chiesto l’archiviazione mentre ai malviventi è stato contestato il reato di tentato omicidio in concorso, tentata rapina e  porto abusivo di armi.

Ferretti da subito aveva raccontato agli investigatori che uno dei due rapinatori era già andato in negozio fingendosi cliente e che è stata la moglie a sbloccare la porta della gioielleria quando lui è tornato,  avendolo riconosciuto. Daniele Ferretti era sul retro e quando si è accorto che si trattava di una rapina ha impugnato  la pistola regolarmente detenuta intimando ai due di arrendersi. Il gioielliere aveva anche riferito di aver reagito dopo che  rapinatore aveva sparato in direzione di sua moglie.

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