LATINA – Indossa una maglietta con la stampa del palazzo comunale, la stessa che fa da foto del profilo di “Sei di Latina se la Ami”. Emilio Andreoli commerciante e cultore di storia locale, collezionatore di cimeli e di foto d’epoca, la indossa mentre al Museo della Terra Pontina presenta il Comitato per la Tutela del Centro storico. Stavolta il commercio non c’entra. C’entra piuttosto quel consenso che è cresciuto intorno ad un gruppo variegato di persone che alcuni anni fa ha costituito la pagina Facebook Sei Di Latina se la ami, arrivata a 15 mila iscritti. Oggi quello stesso gruppo esce dalla rete per diventare parte attiva nella vita reale. “Vogliamo promuovere la conservazione e la valorizzazione di quello che abbiamo, beni di cui nessuno sembra occuparsi – esordisce Andreoli – e vogliamo far crescere quel senso di appartenenza che fatichiamo ancora ad avere. I nostri genitori hanno sbagliato quando hanno consentito che fossero abbattuti palazzi di fondazione, ma loro avevano una giustificazione, la città era nata da poco e loro ancora non erano comunità. Noi non vogliamo fare lo stesso errore “.
Il rischio a dire il vero per gli edifici di Fondazione non esiste, il tempo trascorso li protegge, non possono essere abbattuti come si fece alcune decadi fa. E’ l’usura oggi il problema più serio. Ma il primo timore che accompagna la nascita del Comitato, è oggi quello per l’asfalto. Sembra strano, ma è così. “L’asfalto a Latina è storia, è la prima città al mondo ad aver avuto strade di asfalto e così vogliamo che resti”. Il riferimento è al progetto di ripavimentazione della ztl, inserito nel piano triennale delle opere pubbliche è stata una scelta e pubbliche. “Siamo pronti ad incatenarci per difenderlo, se era nell’impianto originario di Frezzotti deve rimanere”, aggiunge Andreoli.
In realtà con ogni probabilità – ci viene da dire – l’asfalto non fu una scelta di gusto, estetica o funzionale, ma semplicemente era il materiale che costava meno. Ma su questo il Comitato non indietreggia di un passo.
“Pensiamo sempre che Latina sia brutta, ma quello che abbiamo non è posto nel giusto risalto”, sottolinea l’avvocato Maxime Rocca tra i fondatori del Comitato insieme con Luciano Comelli ingegnere esperto di mobilità, la cui attenzione si è appuntata sopratutto sulla contraddittorietà rilevata tra mobilità pedonale e ciclabile, tra ztl e pista Critiche arrivano anche per i varchi della ztl, opera realizzata sotto il commissariamento Barbato.
Il dibattito è aperto