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cronaca

Latina, iniziato lo sgombero del Colosseo: dieci persone denunciate

Da tempo, nello stabile gli uffici lasciati liberi dall'Inps erano stati occupati abusivamente

LATINA – Dieci persone sono state denunciate durante lo sgombero dei locali occupati abusivamente al Colosseo di Latina annunciato questa mattina da una massiccia presenza di forze di polizia. Sotto il grande edificio semicircolare di 8 piani, composto da 14 scale, dove gli uffici vuoti  al primo e secondo piano sono stati progressivamente trasformati in abitazioni, hanno controllato lo svolgimento delle operazioni, polizia,  carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani e vigili del fuoco. Presente sul posto anche la Asl. Fino ad ora le operazioni si stanno svolgendo ordinatamente. Al termine della giornata sono stati liberati 14 locali.

Il caso degli uffici occupati al Colosseo era esploso già nell’inverno del 2016  con l’azione dell’Inps  che è proprietario dei locali, che aveva presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Latina. In origine erano circa 90 gli abusivi entrati al Colosseo, che si erano anche allacciati abusivamente ai contatori non essendo attive le utenze nei locali occupati, generando poi le proteste degli altri residenti che nel corso degli anni hanno subito anche intimidazioni. Più volte hanno chiamato le Forze dell’ordine per intervenire e ripristinare la legalità.

Qualcuno ha lasciato la casa in modo autonomo già nei giorni scorsi, oggi invece sono state liberate una decina di abitazioni occupate da persone note alle forze dell’ordine. Sul posto c’è anche un fabbro che ha provveduto a bloccare le serrature. Gli alloggi verranno ora riconsegnati all’Inps che ne è proprietario e che dovrà tenere alta la guardia affinchè non si verifichino ulteriori situazioni di illegalità.

SERVIZI SOCIALI – I Servizi Sociali sono stati chiamati a gestire gli effetti dell’operazione – dice l’assessora Patrizia Ciccarelli – Sono intervenuti sin dalle prime luci dell’alba per supportare le persone coinvolte. Le operatrici del Pronto Intervento Sociale hanno gestito tutte le situazioni, soprattutto quelle di particolare vulnerabilità. L’intervento di oggi  – aggiunge Ciccarelli – è stato svolto in emergenza, i Servizi Sociali hanno sulla base delle valutazioni fatte in itinere, ma restano impegnati per gestire le situazioni più complesse che si presenteranno”.

I RESIDENTI: “FINALMENTE” – I residenti intanto tirano un sospiro di sollievo: “Era diventata una situazione insostenibile, eravamo prigionieri delle nostre case che non potevamo neanche rivendere perché il prezzo si era svalutato enormemente. Ora speriamo che non accada di nuovo”.

L’operazione di oggi è stata decisa  – si legge in una nota della Questura  – in Prefettura in sede di Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica, così come recentemente sollecitato dalle direttive del Ministero dell’Interno, per il  ripristino della legalità e il recupero delle aree degradate dei centri urbani.

 

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