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chi era - il racconto

Ada Whilbraham Caetani, ovvero la forza delle donne di ogni tempo

La duchessa intrepida ricordata con una strada e con un'installazione posta nel giardino da lei creato

(l’installazione che ricorda Ada Whilbraham Caetani nel giardino botanico di Fogliano in una foto di Loretta Isotton)

LATINA – Visse da nobile, ma non si fece intimidire dalle convenzioni. Il the, invece che al tavolino, lo beveva a cavallo, sul viale verde realizzato per i momenti di relax. Si sporcò le mani, Ada Whilbraham Caetani, lo fece da una posizione privilegiata è vero, ma non si risparmiò: imprenditrice dell’azienda agricola di famiglia, allevatrice di una razza di cavalli mezzosangue che lei stessa fece incrociare a Fogliano; appassionata di natura ed esperta di botanica creò il Giardino che partiva dalla casa oggi diroccata e arrivava fino al Lago. I suoi sei figli lo chiamavano The Congo, tanto lo volle somigliante alla sua Africa, un richiamo che solo il micidiale coleottero rosso ha potuto cancellare facendo scempio delle palme.

Una narrazione fatta da Paolina Rinaldi della Fondazione Roffredo Caetani che sta conducendo ulteriori studi sulla figura di Ada, traducendo dall’inglese lettere circostanziate che ne fanno emergere la personalità e insieme raccontano la storia e la vita dell’epoca (a cavallo tra la metà dell’Ottocento quando lei nacque e la prima metà del Novecento):  “Lei lo chiamava “my beloved Fogliano”, era la sua Africa in giardino, vi invitò anche la regina Margherita. Ada era una donna intrepida e con il gonnellone dell’epoca, gli scarpini e un semplice bastone di legno, scalò a 36 anni la Cima Piccola di Lavaredo, raggiungendo i 2800 metri di altezza. Per fortuna riuscì anche a tornare giù”.

NELL’AUDIO ADA WHILBRAHAM RACCONTATA DA PAOLINA RINALDI

 ALLARME PER VILLA FOGLIANO – Sabato (16 marzo) l’intitolazione della strada che porta a Fogliano alla donna inglese che Onorato Caetani ebbe la fortuna di sposare, è stata anche l’occasione per una visita speciale, guidata  dai carabinieri per la Biodiversità e dalla Fondazione Caetani,  e per richiamare l’attenzione sulle condizioni di fatiscenza del grande edificio che fu abitato dai duchi di Sermoneta fino a quando ne furono proprietari. Un grido d’allarme più volte lanciato dai tanti enti che hanno competenza sull’area, compresi il Comune di Latina e il Parco Nazionale del Circeo nei cui ambiti territoriali ricade, degli stessi ex Forestali che lo abitano e lo custodiscono, senza che nulla sia cambiato. Oggi la questione è all’attenzione dell’Agenzia del Demanio che ne è  proprietaria e che – ahimè – ne aveva valutato anche la vendita, ipotesi certamente da scongiurare.

L’INSTALLAZIONE – La figura di Ada Whilbraham Bottle Caetani sarà ricordata da oggi in poi anche grazie ad una suggestiva installazione posta nel giardino, opera di Rita Forlenza e Tamara Monteverde.

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