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A Latina un bel “3” in qualità dell’aria: il report di Legambiente

Quest'anno l'edizione speciale mette insieme i dati di cinque anni: dal 2014 al 2018

LATINA – Legambiente dà le pagelle sulla qualità dell’aria delle città italiane confrontando le concentrazioni medie annue di polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e del biossido di azoto (NO2) negli ultimi cinque anni (2014-2018) . E non c’è affatto da stare contenti per i voti nel Lazio. se Roma ottiene uno zero, Frosinone e Latina prendono 3; Rieti 5 e Viterbo 7. La capitale trascinata in fondo classifica per i dati pessimi di NO2 (ovvero di biossido di azoto), superando i limiti di legge e sanitari in tutti i 5 anni presi in considerazione, con picchi di 51 µg/mc (media annua). Solo il 15% delle città monitorate ha raggiunto la sufficienza.

E’ quanto ci dice l’edizione speciale del Report Mal’aria, sulla qualità dell’aria di 97 città italiane sulla base degli ultimi 5 anni (2014-2018) confrontando le concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10, Pm2,5) e biossido di azoto (NO2) con i rispettivi limiti medi annui suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): 20µg/mc per il Pm10; 10 µg/mc per il Pm2,5; 40 µg/mc per il NO2. Questi limiti sono rivolti alla salute delle persone e sono più stringenti rispetto a quelli della legislazione europea (limite medio annuo 50 µg/mc per il Pm10, 25 µg/mc per il Pm2,5 e 40 µg/mc per il NO2).

“Per tutelare ambiente e salute delle persone bisogna togliere auto dalle strade e riempire le città di pedoni e pedonalizzazioni, bici, mobilità nuova e un forte trasporto pubblico collettivo rilanciato con una poderosa cura del ferro”,  commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio.

“Per tutelare la salute delle persone – dichiara Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente – bisogna avere coraggio e coerenza definendo le priorità da affrontare e finanziare. Le città sono al centro di questa sfida, servono interventi infrastrutturali da mettere in campo per aumentare la qualità della vita di milioni di pendolari e migliorare la qualità dell’aria, puntando sempre di più su una mobilità sostenibile e dando un’alternativa al trasporto privato.

Su www.legambiente,it il dossier nazionale completo
 

 

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