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seminario di ventotene

Il Premio Antonio Saggio alla studentessa di Latina Carlotta Paladino

Vince con un elaborato su L’Europa davanti alla sfida del Covid-19: chiusura nazionalista o salto federale?

VENTOTENE –  E’ andato a una studentessa di Latina, Carlotta Paladino,  il premio annuale Antonio Saggio assegnato durante il Seminario nazionale di Ventotene 2020. Un riconoscimento istituito dall’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli, in collaborazione con il Comune di Ventotene,  e destinato al miglior elaborato presentato sui temi dell’integrazione europea, prodotto da giovani ammessi a prendere parte al Seminario di Ventotene. Un buon viatico  dal momento che “Antonio Saggio  – spiegano i promotori del Premio – è stato Avvocato Generale alla Corte di Giustizia Europea e Presidente del Tribunale di Prima Istanza (primo ed unico italiano ad esserlo stato)”. Il professionista è stato  legato a Ventotene da una lunga frequentazione a partire dagli anni ’70 tanto da decidere, di essere sepolto sull’isola insieme alla moglie Silvia.

Per Carlotta Paladino, come per gli altri centocinquanta ragazzi che ogni anno partecipano al Seminario di Ventotene, l’isola ha rappresentato un’occasione di incontro e di scambio con altri giovani interessati ai temi europei, in una full immersion di 60 ore di lezione e dibattito, tenuti da trenta diversi relatori.

Quella che segue è la sua testimonianza, e anche il suo punto di vista sull’Europa.

di Carlotta Paladino

“Quest’anno ho avuto il piacere di partecipare alla trentanovesima edizione del seminario di Ventotene organizzato dall’istituto di studi federalisti Altiero Spinelli. Sono stati sei giorni interessanti e stimolanti sia per le attività svolte che per le persone che ne hanno preso parte.

La cosa che più ho apprezzato è stata la scelta di non relegare la trattazione delle diverse tematiche alla sola discussione da parte del relatore, si è infatti cercato un coinvolgimento dei giovani partecipanti attraverso i gruppi di lavoro, grazie a questi si è arrivati a forme di dialogo e confronto più dinamiche e propositive.

Mi sono sentita così vicina alle questioni dibattute nell’ambito del seminario che ho deciso di dare un ulteriore contributo al progetto promosso dall’Istituto. Ho infatti sviluppato un elaborato per concorrere all’assegnazione del premio Antonio Saggio. Credo tutt’ora che la traccia dell’elaborato sia stata molto interessante non solo per la sua forte attualità, ma anche per l’introduzione di un tema su cui forse oggi si dovrebbe ragionare per tentare di migliorare il contesto in cui viviamo. La questione posta era la seguente: “L’Europa davanti alla sfida del Covid-19: chiusura nazionalista o salto federale?”. Per arrivare a una conclusione in merito e quindi cercare di sviluppare un’opinione  ho dovuto guardare cosa effettivamente mi stesse succedendo intorno, seguire i giornali e le notizie, interrogarmi sul perché certe cose accadono in un certo modo; spesso però non basta solo questo, perché “bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro” ed è a tal proposito che risulta necessario anche un background storico che aiuti a comprendere meglio determinante dinamiche.

Nel mio testo affermo quanto al giorno d’oggi sia importante guardare all’Unione Europa non più con una prospettiva intergovernativa, ma con una federale. È stata la stessa crisi generata dalla pandemia a provarlo, a dimostrare che un’Europa così “fatta a metà” con grande difficoltà e contraddizioni riesce a sviluppare soluzioni comunitarie.

Proprio per l’importanza che questi argomenti hanno suscitato in me e per l’impegno messo nello sviluppo del testo, la gratificazione nel ricevere il premio è stata immensa. Inoltre, il riconoscimento ottenuto ha amplificato ulteriormente il mio interesse verso questo ambito.

Vorrei perciò ringraziare l’Istituto Altiero Spinelli, la famiglia Saggio e il comune di Ventotene per avermi dato la possibilità di vivere un’esperienza così entusiasmante in un posto magico solo come l’isola di Ventotene sa essere”.

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