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il bollettino

Covid, 211 contagi e 6 pazienti morti a Latina e provincia. Sui vaccini, l’intervento di Casati

"Nessun privilegiato, chi rinuncia viene sostituito da chi è in "panchina"

LATINA – Sei pazienti morti e  211 nuovi contagi da Coronavirus in provincia di Latina, 76 dei quali nel capoluogo, 19 ad Aprilia, 15 a Fondi e Cisterna, 11 a Terracina e Sezze, 8 a Sabaudia e 7 a Formia. I decessi riguardano pazienti di Terracina, Latina, Prossedi e  Cori di 54, 59, 65, 65, 82 e 92 anni. Le guarigioni nelle ultime 24 ore sono state 80.

Nel Lazio invece sono emersi da oltre 12 mila tamponi 1779 positivi, per un rapporto salito al 14%. 43 i decessi, 1579 i guariti. In aumento i ricoveri e le terapie intensive.Preoccupa il dato diffuso dall’Agenas l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Infatti in 11 regioni tra cui il Lazio le terapie intensive sono oltre la soglia critica.

VACCINI – Oggi il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, ha fatto chiarezza sulla campagna vaccinale anticovid, arrivata alle 12  di giovedì 7 gennaio a un totale di 2104 vaccini effettuati. Casati ha spiegato che finora non si è registrato alcun rifiuto, sono arrivate però delle richieste di collocazione in altre date che hanno indotto l’azienda a ricorrere alla cosiddetta “panchina”, costituita da soggetti a minor rischio di esposizione, chiamati per rimediare alle defezioni, per non disperdere dosi già diluite e per non dover rivedere quotidianamente le liste già programmate. Per la gestione del processo servirà: Tempestività, intesa come capacità di chiudere i primi cicli di vaccinazione in tre settimane, alle quali ne seguiranno altrettante per il richiamo; efficienza, per non sprecare alcuna dose eseguendo sessioni con multipli di sei in base alla capienza degli appositi contenitori di vetro: sicurezza, intesa come capacità di programmare evitando di creare concentrazione di soggetti vaccinati appartenenti alla stessa unità operativa.

Sulla questione FdI  ha chiesto risposte direttamente al governatore Zingaretti e all’assessore alla sanità D’Amato, depositando un’interrogazione a firma del consigliere Righini: “Al netto delle passerelle che abbiamo visto lo scorso 29 dicembre, sembra che a Latina qualcosa nel piano vaccini non stia funzionando come dovrebbe. Il piano regionale vaccinale parla chiaro e stabilisce che hanno la priorità operatori sanitari e socio sanitari “in prima linea”, residenti e personale delle RSA e persone di età avanzata. I dirigenti con mansione da ufficio non rientrano in queste tre categorie. Zingaretti e D’Amato devono fare chiarezza”.

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