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A Latina la Facoltà di Medicina compie 20 anni. Della Rocca: “Qui Sapienza a misura d’uomo”

Il piccolo campus si amplia con nuove aule e nuove tecnologie compresa una postazione di Alta Diagnostica

LATINA –  Il polo di Latina della Facoltà di Medicina della Sapienza compie 20 anni. Lo fa avendo raggiunto gli 800 studenti ai quali si aggiungono gli oltre 4000 delle professioni sanitarie per un totale che supera i cinquemila iscritti. “Latina permette di avere Sapienza, che è l’università più grande d’Europa, a misura d’uomo, e cioè il massimo della formazione in un ambiente che ha il vantaggio di essere non caotico come quello della sede centrale”, spiega il professor Carlo Della Rocca preside della Facoltà di Farmacia e Medicina. “Merito dei Rettori che hanno creduto nel “Progetto Latina“.

Una ricorrenza quella del ventennale che cade, a dispetto del Covid, in un anno di nuovi investimenti: nell’ala dove un tempo c’erano le botteghe artigiane, alle spalle dell’edificio principale, sorgeranno nuovi spazi per la didattica e una postazione collegata con le apparecchiature di Alta diagnostica presenti al Goretti per consentire agli studenti di studiare le immagini e imparare a leggerle. La ex tipografia invece sarà destinata allo studio dell’ Igiene Dentale.

“Il piccolo campus sarà oggetto di lavori definitivi, che vedono la partecipazione della Fondazione Sanità e Ricerca, ma anche grazie ad un impegno economico importante dell’Università, perché crediamo profondamente nel progetto e non solo per il bene dei cittadini della provincia di Latina, ma anche dei nostri studenti che hanno in quella sede l’opportunità di fare esperienze che altrove non sarebbero in grado di fare in un contesto umano”.

La ristrutturazione è imminente, il progetto è stato validato da pochi giorni e ha come punto di novità l’implementazione del laboratorio di simulazione già presente.

“Siamo partiti nel 2001. Per noi questo è motivo di grande orgoglio, 20 anni sembrano tanti, ma per arrivare ai risultati che abbiamo avuto non lo sono e speriamo che siano anzi l’inizio di qualcosa di più importante”.

 

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