LATINA – “La scelta di ripristinare le nostre strade con lo strumento dell’accordo quadro – riporta il Consigliere Comunale di LBC Emilio Ranieri – ha permesso all’amministrazione di asfaltare circa 20 km di strade che non venivano sistemate interamente da anni. È importante continuare con questo strumento, il quale ci consente di programmare interventi e gestire le emergenze delle buche sugli oltre 500 km delle nostre strade comunali”.
Il riferimento è agli interventi di manutenzione stradale che, tramite lo strumento dell’accordo quadro, hanno portato al ripristino di alcune importanti strade della città di Latina come Via Vespucci, via Epitaffio, via Botticelli, via Piave e Strada della Rosa. Gli accordi, nello specifico, sono stati due: il primo da 2.600.000€, il secondo da 5.700.000€. Il prossimo passo – viene reso noto per mezzo di una nota – è ripristinare la sicurezza stradale di altri snodi importanti: Via Nascosa, Via del Lido, via Isonzo, via Bachelet, via Pantanaccio, viale Petrarca, via Villafranca, via della Stazione. Nonché diversi tratti urbani di Latina Scalo, Borgo Faiti, Borgo Grappa, Borgo Santa Maria, Borgo Montello e Borgo Podgora.
“Siamo a buon punto – prosegue Ranieri – ma la messa in sicurezza delle strade deve continuare nel rispetto dell’impegno che l’amministrazione ha preso nei confronti della città. Solo attraverso la programmazione degli interventi di manutenzione straordinaria, anche investendo importanti quote del bilancio e mediante l’accensione di un mutuo, potremo dare continuità ai lavori”.
Parallelamente a questo, sempre nell’ottica della rigenerazione stradale, bisognerà implementare il regolamento degli scavi e dei ripristini “Attraverso il quale – conclude Ranieri – è possibile controllare le società dei pubblici servizi che tra fibra, energia elettrica gas ed acqua continuano ad effettuare almeno 1200 interventi l’anno. Su questo punto è necessario dotarsi di software per la georeferenziazione degli interventi, in questo modo sarà possibile controllare i lavori effettuati anche a distanza di tempo dal primo intervento”.