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Accoglienza degli Ucraini, primi arrivi a Latina. Vertice, il Prefetto Falco: “Attivato sistema di accoglienza”

Predisposti assistenza sanitaria, pediatrica, scolastica e e di mediazione culturale

LATINA –  Mentre prosegue l’esodo di profughi dall’Ucraina, anche la provincia di Latina continua a gestire i preparativi per garantirne l’accoglienza. Oggi una nuova riunione si è svolta in Prefettura presieduta dal prefetto Maurizio Falco alla presenza del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, del sindaco di Latina Coletta e dei sindaci dei comuni interessati dalla presenza di cittadini ucraini, dei vertici provinciali delle forze di polizia, della direttrice della Asl Silvia Cavalli, con l’ufficio scolastico provinciale e la Croce Rossa. All’esame la questione delle misure da predisporre con la massima urgenza in favore dei cittadini ucraini in fuga dal conflitto bellico.

Nel corso dell’incontro  – si legge in una nota della Prefettura – è stata concordata la massima collaborazione tra tutti gli interlocutori interessati e sono state stabilite le prime linee di azione comune per garantire la migliore assistenza ai cittadini ucraini in arrivo sul territorio pontino nel richiamare le misure urgenti approvate dal governo nei giorni scorsi per il rafforzamento dell’accoglienza su due livelli: il primo costituito dai centri straordinari di accoglienza CAS e il secondo dal sistema di accoglienza integrazione SAI.

RICOGNIZIONE DELLE STRUTTURE  E DEI POSTI LETTO – Il prefetto ha sottolineato che è già in corso una ricognizione delle strutture disponibili sull’intero territorio provinciale “in grado di inserirsi in un progetto di assistenza ai rifugiati che si traduca in una risposta concreta all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione Ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto”.

Nell’attesa che venga votata nelle prossime ore dal Consiglio Europeo la proposta della commissione di applicare per la prima volta la direttiva 55 del 2001 che riconosce una protezione immediata è temporanea per le persone che stanno cercando di mettersi in fuga dal conflitto in Ucraina  – spiega ancora il Prefetto Falco – il sistema di accoglienza, già prontamente attivato e costantemente monitorato e sostenuto dalla prefettura, verrà potenziato è adeguato alle esigenze peculiari dettate dall’emergenza in corso.

ASSISTENZA SANITARIA  – Sotto il profilo sanitario l’ASL sta procedendo a garantire la necessaria assistenza attraverso gli ambulatori di medicina generale presenti sul territorio provinciale dedicati agli stranieri temporaneamente presenti e attraverso la rete dei pediatri, assicurando anche le azioni necessarie sotto al contenimento del contagio da covid attraverso un attività di screening di somministrazione dei vaccini.

LA REGISTRAZIONE – E mentre i primi profughi sono già arrivati, certamente a Latina e Terracina, raggiungendo parenti e conoscenti, sono stati programmati i contatti diretti con i sindaci della provincia coordinati dal presidente della Provincia e dal sindaco del comune capoluogo nella sua veste di presidente della conferenza sanitaria dei sindaci per attivare sin da subito l’iscrizione nelle liste degli stranieri temporaneamente presenti per offrire  le eventuali prestazioni sanitarie necessarie.

ASSISTENZA SCOLASTICA E MEDIATORI –  Particolare attenzione  – si legge nella nota – verrà riservata dagli uffici comunali dei servizi sociali si è riferimento di ulteriori strutture a destinare ai nuclei familiari sia alle attività da predisporre per garantire l’erogazione degli altri servizi necessari volti a favorire la più adeguata permanenza dei cittadini ucraini per lo più donne e bambini sul territorio quali ad esempio l’informazione, l’accompagnamento al lavoro e alla fruizione dei servizi sociali, mettendo a disposizione le indispensabili figure dei mediatori culturali nonché l’assistenza scolastica.

LA EX ROSSI SUD – Nell’ambito delle iniziative solidaristiche diffuse su tutto il territorio provinciale il presidente della Provincia ha messo a disposizione la sede della ex Rossi Sud che potrebbe fungere una volta chiarite le modalità di raccolta ed invio alla popolazione Ucraina quale centro per lo smistamento di generi prima necessità anche sul territorio provinciale. Per questo il Comune di Latina ha fermato la raccolta presso il Coc in Via Cervone. 

 

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