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la mozione

Latina, il sì del Consiglio alla Consulta dei Borghi

Annalisa Muzio: ”Uno strumento per lo sviluppo delle periferie nato con l’associazionismo”

LATINA – “Oggi è stata restituita dignità ai borghi”. Così la consigliera di Fare Latina Annalisa Muzio commenta l’istituzione della Consulta dei Borghi avvenuta nel corso del consiglio comunale di ieri su sua mozione votata dalle sole forze di maggioranza, mentre la minoranza  ha lasciato l’aula. “I borghi – dice – spesso sono noti ai politici di più lungo corso per numero di abitanti e per tessere elettorali, e che dopo la abolizione delle circoscrizioni hanno davvero fatto fatica a trovare un proprio spazio politico dentro la casa comunale. Ebbene, non è un caso che oggi i Borghi e le periferie hanno uno strumento unico per avere una corsia preferenziale con l’amministrazione comunale: la Consulta dei Borghi”.

Un impegno quello della consigliera che arriva da lontano: “Dopo anni di lavoro, di attività di presenza sul territorio il gruppo di Fare Latina, supportato da Forza Italia che pure ha sottoscritto la mozione, e della intera maggioranza programmatica, che ringraziamo, ha chiesto al Consiglio comunale, l’assise assoluta dove deve regnare il confronto democratico di una collettività e di un territorio, di istituzionalizzare la Consulta dei Borghi”.

La Consulta era nata  4 anni fa prima all’interno dell’associazione Minerva, per poi diventare autonoma e partecipata dagli abitanti dei borghi: “Finalmente – conclude Muzio – con la votazione di ieri il Consiglio comunale ha potuto dare l’ok alla istituzione della consulta comunale che avrà un ruolo fondamentale all’interno della amministrazione perché sarà composta dalla parte politica, finanche con la partecipazione del delegato ai borghi, e dalle associazioni e dai cittadini con ciò consentendo l’attuazione del metodo partecipativo diretto tanto auspicato da Fare Latina. La Consulta dei Borghi avrà un ruolo di indirizzo, di impulso, di proposta, non vincolanti, sulle azioni positive che devono essere messe in campo per lo sviluppo della intera città, sarà un organo di rappresentanza di tutti coloro i quali risiedono nel borgo per accorciare, finalmente, le distanze tra questi nuclei ed il centro città”.

Critiche sono state mosse alla minoranza: “Un momento importante della vita della città di cui dovevano essere protagoniste tutte la parti politiche. Appare, invece, incomprensibile l’azione di Fratelli d’Italia, che, peraltro aveva anche proposto un emendamento alla mozione poi decaduto avendo abbandonato l’aula, di una parte della Lega, avendo la consigliera Giovanna Miele partecipato al dibattito, e di Latina nel cuore, che con un ingiustificato tentativo di ostruzionismo hanno deliberatamente deciso di non partecipare ai lavori, sottraendosi al confronto che dovrebbe regolare il processo democratico di sviluppo della città. In questo modo una parte della minoranza, palesando, ancora una volta, divisioni e lotte intestine, ha dimostrato la sua mancanza di attaccamento alle radici della città, richiamandole solo per ragioni di convenienza o di anacronistica demagogia. Un atteggiamento che riteniamo irrispettoso non solo delle istituzioni o del massimo organismo rappresentativo della città, ma soprattutto dei residenti dei borghi e dei cittadini tutti. Tuttavia, nella consapevolezza della assoluta bontà e utilità della consulta dei borghi, siamo fermamente convinti che sarà uno strumento trasversale e partecipativo ove anche gli esponenti della minoranza troveranno collocazione e potranno dare il loro necessario contributo alla programmazione e realizzazione di tutte le azioni positive che saranno realizzate per il bene della nostra città”, conclude la Muzio.

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