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carabinieri al lavoro

Crollo in aula al Marconi di Latina, inchiesta della Procura. Disposti nuovi accertamenti nelle aule inagibili

La Rete degli Studenti Medi e Fillea Cgil: "Serve un piano per la sicurezza"

LATINA – La Procura della Repubblica di Latina ha aperto un’inchiesta sul crollo al liceo tecnologico Marconi dove venerdì mattina improvvisamente sono venuti giù una serie di pannelli dal soffitto della terza B di Informatica al piano terra della scuola, una delle quattro aule ricavate dalla palestra e ora dichiarate inagibili.

L’obiettivo delle indagini affidate ai carabinieri intervenuti subito dopo i fatti con i vigili del fuoco, è capire che cosa abbia causato il cedimento della struttura con i pannelli che hanno colpito alcuni studenti che si trovavano in classe, domani saranno eseguiti nuovi accertamenti. Nel mirino la qualità dei lavori eseguiti lo scorso anno dalla ditta che si era aggiudicata l’appalto della Provincia, l’ente che ha in gestione l’edilizia scolastica delle scuole superiori. Nel fascicolo l’ipotesi di reato è lesione colpose contro ignoti dal momento che i pannelli hanno colpito tre studenti di 17 anni portati all’Icot per accertamenti. I ragazzi stanno bene e hanno riportato fortunatamente solo contusioni e lesioni non gravi.

Nelle prime immagini scattate da alcuni dei presenti al crollo, inviate probabilmente alle famiglie e poi pubblicate sui social, si vedono a terra in aula anche almeno due palloni.

UN PIANO PER LA SICUREZZA -Sul caso è intervenuta la Rete degli Studenti Medi che con la Fillea Cgil parla di “un campanello d’allarme che evidenzia la necessità di dare vita ad un grande piano di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici scolastici”.

“Nell’augurare una pronta guarigione ai tre studenti – si legge in  una nota congiunta –  auspichiamo una reazione immediata da parte delle istituzioni per mettere in campo tutte le azioni necessarie per scongiurare la possibilità che eventi del genere possano ripetersi. Su questi temi, proprio in queste settimane, siamo impegnati nella campagna “Fateci Spazio”, che prevede, in questa prima fase, un’attività di raccolta dati e monitoraggio sullo stato degli edifici scolastici, su cui abbiamo intenzione di aprire un confronto con le istituzioni”.

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