IN COSA CONSISTE
L’anidride carbonica viene prodotta naturalmente dal nostro corpo, pertanto non risulta tossica anche in dosi elevate e viene smaltita a livello fisiologico. Dopo un singolo trattamento normalmente il gas viene riassorbito in 5/10 minuti. La carbossiterapia risulta una metodica sicura che presenta solo qualche effetto indesiderato (sensazione di fastidio da crepitio sottocutaneo e possibilità di ecchimosi). L’intervento vero e proprio di carbossiterapia consiste invece nell’iniezione di anidride carbonica medicale nei punti più problematici di cosce, polpacci, caviglie, addome, fianchi e mani, attraverso un sottilissimo ago collegato da un tubicino al computer che controllerà le dosi ed i tempi di trattamento. Il tutto senza alcun bisogno d’anestesia, visto che l’unico fastidio è solo quello di un leggero bruciore che si avverte mentre il gas si espande sotto la pelle.
A CHI E’ RIVOLTO IL TRATTAMENTO
Il trattamento di Carbossiterapia è particolarmente utile per trattare diverse zone del corpo: dalla pancia ai glutei, fino a fianchi e cosce. L’azione dell’anidride carbonica sulle cellule e sulle fibre elastiche è rivitalizzante, permettendo alla pelle del corpo di tornare di nuovo giovane e distesa. La Carbossiterapia è un trattamento di medicina estetica efficace e pratico, adatto soprattutto per chi intende eliminare gli inestetismi della cellulite. Adatto a tutte le età.
SICUREZZA DEL TRATTAMENTO
Il trattamento non presenta rischi particolari, in quanto l’anidride carbonica viene prodotta naturalmente nel nostro corpo durante la respirazione, venendo poi smaltita fisiologicamente. Dopo un singolo trattamento, il gas viene normalmente riassorbito in 5/10 minuti.
GLI EFFETTI
Vasodilatazione: il primo effetto diretto meccanico derivante dall’iniezione di anidride carbonica è una potente vasodilatazione, aumento della perfusione delle aree trattate e della sfigmicità arteriolare. Anche la pressione parziale di O2 tessutale risulta nettamente aumentata dopo la somministrazione sottocutanea di CO2.
Stimolazione della sintesi del collagene: studi effettuati dimostrano una riorganizzazione delle fibre collagene in seguito alle iniezioni intradermiche di CO2. È come se venisse inviato un messaggio di danno al derma che innesca un naturale processo riparatorio. La CO2 migliora in primis tale processo attraverso una maggiore rivascolarizzazione, in secondo luogo – rilasciando più ossigeno nell’area trattata – migliora la fase del meccanismo di “riparazione”.
Attivazione recettoriale e lipolisi: la CO2 attiva come effetto secondario la lipolisi e la lipoclasi della membrana dell’adipocita (potenziamento dell’effetto Bohr e attivazione recettoriale della lipolisi). Questo effetto sarebbe legato all’iperdistensione degli esterocettori sottocutanei, cioè dei corpuscoli di Pacini e di Golgi. La loro attivazione porterebbe alla liberazione di sostanze algogene quali la bradichinina, l’istamina, la serotonina e le catecolamine.
Effetto Bohr: riguarda la tendenza dell’emoglobina ad avere meno affinità con l’ossigeno quando la concentrazione di CO2 nel sangue aumenta. Ciò induce l’emoglobina a rilasciare maggiore ossigeno nel tessuto superficiale e muscolare. La somministrazione di CO2 nei tessuti ne favorisce l’idratazione con formazione negli eritrociti di acido carbonico H2CO3, che ne dissocia in ione H+ e bicarbonato HCO3.
I campi di applicazione: Acrocianosi, Adiposità localizzata, Body contouring, Cellulite, Cicatrici, Dark circle, Defluvium, Disfunzioni sessuali, Fenomeno di raynaud, Flebologia, Lassità cutanea, Linfedema, Medicina sportiva, Psoriasi, Restless leg syndrome, Rilassamento dermico, Ringiovanimento del volto, Smagliature, Stasi linfatica, Striae distensae, Terapia del dolore, Ulcere cutanee.
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