PONZA – Con le tre cantine che coltivano sull’isola l’uva Biancolella, Ponza sarà presente nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, nel centro antico di Napoli, al Wine Art Fest 2022 (dal 15 al 17 settembre).
Con il vitigno a bacca bianca che arrivò sull’isola da Ischia nel lontano 1734, producono Casale del Giglio, Antiche Cantine Migliaccio e Marisa Taffuri che faranno parlare di sé alla convention nata per promuovere le eccellenze enologiche euromediterranee. Un programma di incontri tra eccellenze, vino, arte, spettacolo e buona musica.
“L’isola di Ponza è dimostrazione che la storia di un territorio può essere raccontata attraverso le sue eccellenze enogastronomiche: ogni prodotto, piatto, materia prima è sinonimo di tradizione. Il vino è forse l’elemento che più di tutti è in grado di testimoniare l’incontro tra passato e presente dell’isola – dicono dal Comune isolano – Il territorio impervio dell’isola, i luoghi incontaminati, la terra, il sole e l’acqua salata fanno dei vini isolani un’eccellenza”.
L’uva Biancolella di Ponza può essere considerata a tutti gli effetti un vitigno autoctono ed è riconosciuta nel registro regionale delle varietà di vite classificate idonee alla produzione di uva da vino del Lazio; questo ne consente la coltivazione solo nell’arcipelago Pontino e la possibilità di utilizzarla per la produzione di vini Igt.
“Un grande orgoglio per Ponza essere stati invitati ad un evento di portata internazionale che vedrà coinvolte realtà enogastronomiche e turistiche dei paesi che affacciano sul Mediterraneo”, dicono dall’Amministrazione locale.
