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Tumore al seno, campagna della Lilt di Latina alla Leonardo: una lavoratrice scopre di averlo

Sottoposte a visite di prevenzione 90 donne tra i 38 e i 60 anni, la metà delle lavoratrici presenti in azienda

(nella foto da sinistra la volontaria Laura Ceccucci, l’infermiera specializzata Patrizia Battisti  e il radiologo Carlo De Masi responsabile Radiologia della Breast Unit della Asl di Latina)

CISTERNA –  Si è conclusa  la campagna di sensibilizzazione per la diagnosi precoce del tumore al seno promossa dalla Leonardo S.p.A., azienda di Cisterna di Latina specializzata nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza unitamente alla LILT di Latina.

Il progetto, partito oltre tre mesi fa  – spiegano dalla Lilt in una nota – , ha offerto a tutte donne impiegate nell’azienda, una visita senologica e un’ecografia mammaria a cura del Dott. Carlo De Masi, Responsabile Radiologia Breast Unit di Latina, coadiuvato dall’infermiera professionale Patrizia Battisti e dalla volontaria LILT Laura Ceccucci. Ad affiancare il team della LILT pontina, gli infermieri interni della Leonardo S.p.A. Michele Pinna e Alessandra Borgia. Con cadenza settimanale, da gennaio ad oggi, in totale, sono state sottoposte a visite di prevenzione 90 donne, tutte comprese tra i 38 e i 60 anni, ovvero oltre la metà delle lavoratrici presenti in azienda. Molte di loro non conoscevano la LILT e i servizi di prevenzione, ma grazie ad un visita scrupolosa e al contatto diretto con le nostre volontarie hanno potuto conoscere da vicino non solo le tante iniziative messe in campo, ma soprattutto capire l’importanza di prendersi cura di se stesse attraverso la prevenzione.

Sottoporsi a questi controlli nella propria azienda è stato davvero ottimo – ha sottolineato Ezia Cianfarani, impiegata dell’azienda da oltre vent’anni – non ho dovuto incastrare impegni di lavoro o familiari per fare una visita così importante, che tutte noi dovremmo fare con cadenza regolare. Mi piacerebbe che a questa iniziativa ne seguissero altre, magari per controlli dermatologici”. Le operaie e impiegate dell’azienda sono state informate via e-mail della collaborazione con la LILT, ma poi sono stati gli infermieri interni e le donne come Ezia a coinvolgere più lavoratrici possibili.

Dai controlli effettuati è stato diagnostico un caso di tumore che senza questi controlli non sarebbe stato rilevato. E’ emerso un buon livello di istruzione sulla prevenzione, ma di lavoro da fare per quanto riguarda la sensibilizzazione ce n’è ancora tanto. Iniziative come questa infatti, sono fondamentali per informare l’utenza sul problema del tumore al seno e invitarla allo screening mammografico, ma sono utili anche per individuare i fattori di rischio personale e consigliare ulteriori accertamenti.

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