LATINA – Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le scuole scenderanno in piazza con un corteo organizzato in collaborazione dai rappresentanti degli studenti degli istituti superiori, ma tante sono le iniziative organizzate anche da comuni, forze dell’ordine, associazioni.
Ma com’è andata in questi primi dieci mesi dell’anno in provincia di Latina? Il duplice femminicidio di Cisterna in cui il 13 febbraio sono morte Nicoletta Zomparelli e Renee Amato, è solo la punta dell’iceberg di una situazione nella quale è difficile leggere segnali di miglioramento. Il dato più significativo riguarda il progressivo abbassamento dell’età della donne che si rivolgono ai centri antiviolenza, qualcuna lo fa attraverso la propria mamma, perché addirittura minorenne. Un dato che racconta di una maggiore consapevolezza, ma che sta facendo emergere un fenomeno drammatico per la giovane età dei protagonisti: maltrattante e vittima.
Sono quasi 400 le donne che si sono rivolte ai tre centri antiviolenza della provincia (a Latina, Aprilia e Sezze) o agli sportelli aperti dai comuni di Cori, Cisterna, Sermoneta e Sabaudia.
Il punto con Francesca Innocenti Presidente del Centro Donna Lilith di Latina. “Il lavoro che facciamo oggi, 25 novembre, è lo stesso che facciamo 365 giorni l’anno anche in chiave preventiva. Saremo all’interno nelle scuole per parlare di relazioni affettive. Nel pomeriggio, nella biblioteca di Aprilia inaugureremo alle 17 una mostra che è il racconto autobiografico di un gruppo di donne del loro percorso di sofferenza e di rinascita; saremo inoltre al Teatro D’Annunzio al fianco del Comune di Latina con i ragazzi e le ragazze della nostra città che hanno partecipato al concorso dal titolo “Educare al rispetto per la parità e la prevenzione della violenza di genere” che vedrà la premiazione dei lavori”.